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Saint Tropez, marea nera inquina le spiagge

marea nera

La marea nera, provocata dallo scontro di due navi a largo della Corsica, ha raggiunto le coste di Saint Tropez.

La grossa macchia di carburante fuoriuscito da una delle due navi coinvolte nello scontro a largo di Capo Corso, si sta avvicinando pericolosamente alle spiagge si Saint Tropez. La chiazza inquinante è passata a 15 miglia dalle coste della riviera ligure.

Inquinate le spiagge da sogno di Saint Tropez

A seguito dello scontro tra due imbarcazioni, a largo di Capo Corso, una macchia di idrocarburi sta viaggiando pericolosamente nel mare tra la Liguria e la Francia. Dopo essere passata a 15 miglia dalla riviera ligure, la chiazza nera ha raggiunto le paradisiache spiagge francesi di Saint Tropez e Ramatouelle. L’allarme è scattato con l’arrivo delle prime chiazze e dei primi grumi catramosi sulle spiagge. Plage des Salins e Pampelonne sono letteralmente invase da chiazze nere che provocano un cattivo odore. In alcuni casi i residui si sono solidificati formando placche di alcuni metri, trasportati dalle correnti. Coinvolte anche le spiagge di Saint Maxime. Il vice prefetto si è quindi mosso per chiedere l’intervento del Governo francese per l’avvio del meccanismo di intervento su grande scala previsto in occasioni eccezionali.

L’incidente

Il 7 ottobre, due navi si sono scontrate a largo della Corsica. Secondo la dinamica, il traghetto tunisino Ulisse, avrebbe colpito lungo la fiancata il cargo cipriota Virginia. A seguito della collisione, da una delle due imbarcazioni sono fuoriusciti circa 600 metri cubi di carburante. La chiazza nera si è subito allargata per 10 km per poi cominciare a spostarsi a causa delle correnti. La macchia inquinante è monitorata sia dalle autorità francesi che dalla guardia costiera italiana. L’accordo internazionale Ramogepol, stipulato tra Italia, Francia e Principato di Monaco, è a capo delle operazioni
per il recupero dei combustibili.