Andrea Cerabolini Estelle, ragazza diciannovenne di Parigi, ha rischiato la vita a causa di una tinta per capelli. La giovane ha infatti avuto una forte reazione allergica alla parafenilendiammina, una sostanza presente nel 90% delle tinte per capelli nonostante i noti rischi allergologici.
Estelle aveva deciso di cambiare il colore della propria chioma, e ha per questo comprato una tinta tra le più comuni in commercio in un supermercato in Val-de-Marne, nei sobborghi di Parigi.
Non era la prima volta che la giovane utilizzava quella tinta. Che già in passato le aveva causato una lieve reazione allergica. Motivo per quale questa volta aveva deciso di utilizzare il test allergologico venduto assieme al prodotto. Ma invece che aspettare le raccomandate 48 ore ha deciso di aspettare solo 30 minuti prima di applicare la tinta.
La reazione allergica alla tinta
La ragazza ha prima cominciato a sentire un fastidioso prurito alla testa, che da lì a poco ha però cominciato a gonfiarsi. Presi alcuni antistaminici, Estelle si è poi messa a letto, confidando che con un po’ di riposo i farmaci facessero azione. Ma quando si è alzata la mattina successiva non poteva credere a quello che vedeva allo specchio.
“La mia testa era raddoppiata in volume”, racconta al quotidiano Le Parisien. Preoccupata per la propria vita, è corsa al pronto soccorso accompagnata dalla madre. Dove i medici, nonostante la circonferenza della sua testa fosse passata dai canonici 56 centimetri a misurarne 63, le hanno detto trattarsi di una reazione abbastanza comune alle tinte per capelli.
E dopo averle dato altri antistaminici e corticosteroidi la hanno dimessa, nonostante il timore delle due donne che la reazione allergica fosse lontana dall’essere finita. Infatti il giorno successivo alla ragazza ha cominciato a gonfiarsi anche la lingua, e ha inoltre cominciato ad avere difficoltà respiratorie. Ha quindi deciso di andare in un altro ospedale, dove i medici le hanno fatto una iniezione di adrenalina prima di ricoverarla.
Un problema comune
Alla giovane il viso è poi tornato normale, ma la sua storia ha sollevato l’attenzione su un problema più comune di quanto si possa pensare. Secondo l’associazione dei dermatologi francesi, infatti, tra il 2 e il 3% della popolazione è allergica al PPD. Un numero tutt’altro che indifferente, se si pensa che circa la metà di tutta la popolazione francese ad un certo punto della vita ricorre alla tinta per capelli.
Una sostanza che grazie alla legislazione europea è stata bandita da numerosi altri prodotti cosmetici, ma che rimane tuttavia possibile utilizzare nelle tinte.
