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Arrestato Peter Cherif, mente dell'attentato a Charlie Hedbo

cattura Peter Cherif

La polizia francese lo ha fermato a Gibuti in attesa dell'estradizione. Era collegato alla rete terroristica di cui facevano parte i fratelli Kouachi.

Peter Charif, ritenuto la mente dell’attentato a Charlie Hebdo è stato arrestato dalla polizia francese a Gibuti. E’ in attesa di essere estradato in Francia. latitante dal 2011 era collegato alla cellula terroristica di cui facevano parte i fratelli Kouachi, responsabili della strage.

Arrestato Peter Cherif

La lunga fuga di Peter Cherif è finita. Il jihadista francese ritenuto la ‘mente’ dell’attentato compiuto a Parigi il 7 gennaio del 2015 nella sede del settimanale satirico “Charlie Hebdo”, in cui morirono 12 persone. La polizia francese lo ha fermato a Gibuti, dove è stato arrestato in attesa di essere estradato in Francia. L’uomo, 36 anni, era latitante dal 2011 ed era uno dei terroristi più ricercati al mondo. Secondo quanto riporta “la Repubblica” è stato arrestaro il 16 dicembre dopo gli investigatori francesi lo hanno collegato alla cellula jihadista di Parigi di cui facevano parte anche Said e Cherif Kouachi, i due fratelli responsabili dell’attentato contro il giornale. Con i due, Cherif intratteneva scambi regolari. I fratelli Kouachi furono uccisi pochi giorni dopo l’attentato al termine di una rocambolesca caccia all’uomo nella periferia di Parigi.

“Charlie Hebdo” e le immagini di Maometto

Peter Cherif era già noto alla polizia francese per piccoli furti. Convertito all’islam più radicale, negli ultimi dieci anni ha combattuto in Iraq e nello Yemen. Proprio dallo Yemen era partito l’ordine l’ordine di “vendicare” Maometto per la pubblicazione delle caricature del profeta su “Charlie Hebdo”. Come è noto “Charlie Hebdo” è un periodico settimanale satirico francese, dallo spirito caustico e irriverente. La testata, fondata nel 1970, pubblica vignette e articoli caustici e dissacranti nei riguardi della politica e ogni tradizione religiosa. Ben prima del 2015, il giornale era già stato preso di mira per la pubblicazione di numerose caricature di Maometto.