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Usa, ufficiale il ritiro dal trattato INF con la Russia

Usa, imposte nuove sanzioni alla Russia

Gli USA hanno abbandonato il trattato internazionale sulle armi nucleari: "Le violazioni della Russia mettono a rischio milioni di persone".

A dichiarare il ritiro dal famosissimo trattato sul nucleare firmato nel lontano 1978 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov è stato il segretario di stato americano Mike Pompeo: “Le violazioni della Russia mettono a rischio le vite di milioni di europei e americani“. Il segretario americano ha poi anche aggiunto: “Dobbiamo reagire a questa minaccia, la Russia ha violato per anni senza scrupoli il trattato sulle armi nucleari e non ha mostrato alcun serio impegno nel volerlo rispettare“.

La risposta di Mosca

A replicare alla decisione americana è stato il viceministro degli esteri russo Sergei Ryabkov. L’uomo, durante un’intervista per l’emittente televisiva Rossiya 24 ha detto: “Gli Stati Uniti potrebbero schierare un totale di 48 missili da crociera in Europa mettendo così in pericolo la Russia centrale, e Mosca non può ignorare una minaccia di questo tipo“.

Il viceministro russo ha, inoltre, voluto ricordare che gli americani potrebbero, da un momento all’altro, decidere di “schierare immediatamente 24 missili Tomahawk nucleari, dopo che i sistemi Aegis Ashore saranno schierati in Polonia“. Di conseguenza, il governo russo pare voler prendere delle contromisure contro gli Stati Uniti. Infatti, sembrerebbe che il Cremlino stia varando nuove misure di sicurezza per cercare di garantire al meglio la sicurezza nazionale.

Un addio annunciato

Già da molto tempo gli Stati Uniti e il loro presidente, Donald Trump, avevano minacciato la Russia di abbandonare il trattato internazionale se i sovietici non avessero iniziato a rispettarlo. Infatti, il governo americano aveva stabilito un ultimatum entro il quale i russi avrebbero potuto cambiare la loro posizione a riguardo.

Il silenzio sovietico ha portato quindi Donald Trump ad abbandonare l’INF ed ora inizierà un periodo di sei mesi prima che l’abbandono diventi definitivamente ufficiale. Pompeo ha comunque sottolineato che: “Siamo ancora pronti e disponibili a impegnare Mosca sul fronte del controllo delle armi nucleari“.