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Argentina, Guaidó ringrazia Macri: "Questo è un incontro storico"

Juan Guaidó

Juan Guaidó incontra a Buenos Aires il presidente Mauricio Macri, ringraziandolo per l'accoglienza data in Argentina ai profughi venezuelani.

“Voglio ringraziare il presidente Macri e tutta l’Argentina per come avete trattato tantissimi venezuelani” dichiara Juan Guaidó, il presidente dell’Assemblea venezuelana che si è autoproclamato presidente del Venezuela, decisione appoggiata a livello internazionale da moltissimi Paesi, Stati Uniti e Unione europea in primis.

“Incontro storico con Macri”

Nel tardo pomeriggio di venerdì 1 marzo 2019 Juan Guaidó ha incontrato Mauricio Macri a Buenos Aires dove, davanti alla sede del ministero degli Esteri, si sono radunati anche moltissimi suoi concittadini. “Vedere migliaia di venezuelani sulla Piazza San Martin è veramente commovente, e mostra anche chiaramente chi è che il nostro popolo appoggia“, aggiunge il 35enne.

L’Argentina in queste settimane, infatti, ha aperto le frontiere per accogliere i profughi venezuelani, costretti all’emigrazione a causa della pesante crisi economica e politica che sta attraversando il Paese sudamericano.

“Questo è un incontro storico, lasciamo dietro di noi valigette piene di denaro, la corruzione che ha distrutto il Venezuela per iniziare un nuovo corso”, ha dichiarato Guaidó nel corso di una conferenza stampa dal Palazzo di San Martín, come riferisce batimes.com. “Con Macri – ha poi spiegato – abbiamo parlato degli aiuti umanitari e dei meccanismi per una rapida cooperazione nelle questioni agricole e alimentari”.

“Presto nuove mobilitazioni”

Nelle ore precedenti Juan Guaidó era invece ad Asuncion dove ha avuto un colloquio con il presidente del Paraguay, Mario Abdo Benitez. “Nelle prossime ore tornerò in Venezuela e annuncerò nuove mobilitazioni, malgrado i rischi che questo comporta”, ha quindi annunciato l’autoproclamato presidente, come riporta l’Ansa. “Il Venezuela – ha aggiunto – ha iniziato una transizione verso la democrazia. C’è chi vuole bloccarla con la paura e con le armi, ma non riusciranno a fermare questo processo”.