Marco Lomonaco La nave dell’Ong tedesca Sea Eye ha soccorso al largo della costa libica 64 migranti che si trovavano a bordo di un gommone pericolante e pronto ad affondare. “Sono tutti al sicuro sulla nostra nave” ha twittato poco fa dal suo account l’organizzazione. L’allerta era scattato su segnalazione di Alarm Phone, il servizio telefonico pensato proprio per quei migranti un numero in difficoltà; il servizio aveva ricevuto una telefonata dall’imbarcazione, che si trovava al largo di Zuwarah e sulla quale sarebbero sttai presenti anche 10 donne e 6 bambini.
“Nave battente bandiera tedesca, Ong tedesca, armatore tedesco e capitano di Amburgo. È intervenuta in acque libiche e chiede un porto sicuro. Bene, vada ad Amburgo”, risponde di tutto punto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
L’operazione di salvataggio
La Ong tedesca ha postato su Facebook anche un video in cui sono ripresi i migranti durante il salvataggio: dapprima su un gommone e poi a bordo della Alan Kurdi. Ci sono anche diverse donne e numerosi bambini, tra cui uno molto piccolo.
“Alan Kurdi ha svolto con successo l’operazione di soccorso, salvando 64 persone – ha twittato Alarm Phone – Questo caso dimostra l’importanza dell’intervento della flotta civile (in Libia ,ndr)”. Dopo la prima chiamata al servizio di emergenza avvenuta intorno alle ore 10, Alarm Phone ha ricevuto una seconda chiamata dall’imbarcazione, nella quale i migranti chiedevano urgentemente cure mediche. Dopodiché, raccontano i membri dell’Ong: “Abbiamo ricevuto la loro posizione Gps” ma “le autorità che abbiamo chiamato sono risultate irraggiungibili“. “Le indicazioni sulla posizione del gommone sono state inviate via mail sia alla Guardia Costiera libica sia alla Alan Kurdi: la nave che si trovava già in zona alla ricerca di barcone con 50 persone a bordo scomparso due giorni fa e di cui non si ha ancora traccia”. Poi, alla fine, è stata la nave Sea Eye a intercettare per prima il barcone con i 64 migranti a bordo e ha iniziato le operazioni di salvataggio.
