Esplosioni sincronizzate in chiese e hotel dello Sri Lanka: decine di vittime e centinaia di feriti. Tra i morti, ci sarebbero anche degli stranieri. Al momento, restano imprecisate le identità e incerti i numeri dei defunti. Nel paese dell’Asia meridionale la minoranza cristiana è circa il 7,5% della popolazione.
Sri Lanka, attentato a Pasqua
Esplosioni hanno colpito nel giorno di Pasqua tre chiese e tre hotel tra la capitale Colombo e altre città dello Sri Lanka. Al momento si parla di almeno 80 feriti, mentre il numero di morti non è ancora chiaro. Tra le vittime ci sarebbero anche turisti stranieri. Pare siano state 6 le esplosioni che hanno devastato i momenti di fede e preghiera dei molti cristiani raccolti nelle chiese e il relax dei tanti turisti accorsi in occasione delle vacanze pasquali. Le chiese erano affollate per le messe. Una delle esplosioni si è verificata nella chiesa di Sant’Antonio, a Colombo. Sono stati presi di mira il Cinnamon Hotel, lo Shangri-La Hotel e il Kingsbury Hotel a Colombo, assai frequentati da turisti europei, americani e asiatici. Gli attentanti si sono verificati poco prima delle 9, ora locale.
Stando ai primi dati resi noti e riportati dal Corriere della Sera, almeno due esplosioni sarebbero state causate da attentatori suicidi. Gli attacchi sono stati registrati a Colombo (4), nella città orientale di Batticaloa e a Negombo, città a maggioranza cattolica a nord della capitale. Il bilancio, provvisorio ma già pesantissimo e destinato con ogni probabilità ad aggravarsi, è di almeno 49 morti e 280 feriti: 24 a Colombo, 25 a Batticaloa.
Morti e feriti
Il bilancio resta provvisorio, ma sale il numero dei coinvolti negli attentati che hanno preso d’assalto hotel e chiese nello Sri Lanka.
I media locali parlano di 138 morti, 402 i feriti. Ma le cifre si teme siano destinate a salire.