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Ubriaco fa una strage: arrestata la barista che gli ha servito da bere

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In Texas una barista serve da bere quattro drink ad un cliente il quale, subito dopo, uccide otto persone. Arrestata anche la donna.

Fa discutere in America l’arresto di una barista, accusata di essere stata in qualche maniera “complice” dell’omicidio di otto persone solo perché ha servito da bere al futuro autore dell’assassinio. Lindsey Glass, 27 anni, è accusata infatti di aver venduto “negligentemente” dell’alcol a Spencer Hight, autore di una sparatoria nel settembre 2017.

Alcol agli ubriachi

Vendere una bevanda alcolica a una persona con problemi di alcolismo o visibilmente instabile è un reato che in Texas comporta la pena di un anno di carcere e una multa di 500 dollari. A vedersi contestata tale accusa è stata la 27enne Lindsey Glass, arrestata il 30 aprile 2019.

La decisione è stata presa dopo che la Texas Alcoholic Beverage Commission ha concluso in un rapporto che la barista di è resa responsabile di aver venduto da bere in maniera “negligente” a Spencer Hight, che nel settembre 2017 dopo essere uscito da locale ha sparato e ucciso otto persone dopo essersi diretto a casa della ex moglie.

La difesa della barista

La donna respinge ogni accusa. In una dichiarazione rilasciata alla CBS News il suo avvocato Scott Palmer, chiarisce infatti: “La decisione di Spencer Hight di distruggere la vita di otto persone non è correlata ai quattro drink che l’uomo ha consumato presso la Public House”.

Il legale di Lindsey Glass sottolinea inoltre come la barista sia stata una delle poche a preoccuparsi per lo stato di alterazione di Hight, tanto che non solo avvisò il suo datore di lavoro per spiegargli la situazione ma “seguì Hight per un certo tratto di strada quandò uscì dal locale e chiamò preoccupata anche il 911“. Nonostante questo, la strage non fu evitata.