> > Va in gita con la figlia e la sua amichetta per drogarle e stuprarle

Va in gita con la figlia e la sua amichetta per drogarle e stuprarle

catena al collo

In Australia un uomo ha organizzato una gita in campeggio con la figlia 13enne e una sua amica con l'intento di drogarle e abusare di loro.

Condannato a 20 anni di carcere, con l’obbligo di trascorrerne almeno 15 in carcere, anche perché non ha mostrato “alcun rimorso” per quanto fatto. E’ la pena inflitta ad un uomo di 42 anni residente a Dee Why, un sobborgo a nord di Sydney (Australia), che ha abusato della figlia 13enne. Ad aggravare ancora di più la situazione il fatto che “l’orco” aveva organizzato una gita con la bambina e una sua amica coetanea al solo scopo di drogarle e violentarle.

La vacanza incubo

Il dramma è avvenuto nel gennaio 2017, quando il 42enne ha convinto la figlia 13enne ad invitare un’amica per una scampagnata Norah Head Holiday Park. Una volta giunti sul posto, l’uomo ha montato una tenda divisa in tre locali. Come emerso in tribunale, dopo due giorni di vacanza la figlia si è svegliata all’una di notte trovandosi accanto il padre in mutande, che si toccava nelle parti intime. Per giustificarsi, il padre ha spiegato alla figlia che sembrava “una modella”.

La sera successiva, l’uomo ha fatto bere alle due minori un drink ma le giovani hanno riferito che subito dopo, mentre rientravano in tenda, si sono sentite come “stordite”. La figlia si è poi svegliata nel cuore della notte e ha scoperto che suo padre la stava aggredendo sessualmente con indosso la biancheria intima. Il 42enne le ha chiesto di fare silenzio ed per continuare l’abuso le ha messo una mano sulla bocca. Le due ragazzine sono poi riuscite a fuggire ed i gestori del campeggio hanno allertato le forze dell’ordine.

L’inquietante scoperta

La polizia ha così scoperto nella valigia dell’uomo c’erano preservativi, del lubrificante, un pacchetto aperto di valium e del nastro adesivo. Come racconta il Daily Telegraph che ha riportato la notizia della condanna, in base alle successive analisi tossicologiche, la scientifica ha scoperto che le due 13enni erano state infatti drogate con tale tipo di psicofarmaco.

Non è escluso che la figlia del 42enne sia stata abusata anche in passato. Nel corso di una perquisizione nell’abitazione dell’uomo infatti gli investigatori hanno trovato una foto della bambina quando aveva solo otto anni, legata e imbavagliata con del nastro adesivo sul letto con le gambe divaricate. In base alle ricerche effettuate su internet, gli inquirenti hanno poi appurato il suo interesse per i video incentrati sui rapporti sessuali tra “padre-figlia”.