Antonella Ferrari Il Parlamento austriaco ha approvato la mozione di sfiducia presentata dall’estrema destra contro Sebastian Kurz. Il provvedimento è passato nonostante il trionfo del cancelliere austriaco alle Europee con il 34,9% ed è stato presentato da coloro che fino a poche settimane fa lo sostenevano, trovando appoggio nei socialdemocratici. La caduta del governo è di fatto un effetto collaterale dell’Ibizagate, lo scandalo legato ad un video compromettente girato nell’isola spagnola che ha portato alle dimissioni di Heinz-Christian Strache, vice cancelliere e leader del partito di estrema destra Fpoe. Kurz è stato infatti accusato di aver sfruttato le accuse di corruzione contro l’ex vice per indire elezioni anticipate ed escludere dal governo i ministri di estrema destra per prendere così il controllo assoluto dell’esecutivo.
Era in carica dal 2017
Sebastian Kurz, 32enne, è il primo cancelliere austriaco ad essere rovesciato da una mozione di sfiducia. Era in carica dalla fine del 2017 ed è stato sfiduciato con 103 voti a favore su 183. Paradossale il fatto che il provvedimento sia stato approvato dopo che il partito di Kurz ha ottenuto il miglior risultato mai registrato da un partito austriaco alle elezioni Europee. Ora, secondo quanto recita la Costituzione, il presidente Alexander Van der Ballen dovrà nominare un governo tecnico che possa guidare il Paese sino alle elezioni, che dovrebbero essere fissate per settembre.
Chi è Sebastian Kurz
E’ nato nell’agosto 1986 e ha iniziato a fare politica sin da ragazzo. E’ entrato nei movimenti giovanili e da subito è stato considerato un talento. Nel 2011, a 25 anni, Kurz è stato scelto come sottosegretario agli Interni e si è occupato di politiche di integrazione. Nel 2013, all’età di 27 anni, è diventato ministro degli esteri: il più giovane nella storia dell’Austria. Alle Europee il suo partito ha ottenuto quasi il 35% delle preferenze.
