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Listeria, l'infezione del salmone affumicato causa cinque morti

salmone aaffumicato

La Listeria è un'infezione alimentare che riguarda il salmone affumicato. Sale a 5 il numero dei morti da intossicazione. Nessun allarme in Italia

Febbre, nausea o dolori muscolari: sono questi i sintomi principali della listeria, un’infezione alimentare che ultimamente riguarda un prodotto in particolare –il salmone affumicato. Sale a cinque il numero delle vittime da intossicazione provocata da un batterio che, per essere abbattuto, bisogna che il prodotto venga conservato ad una temperatura tra 0 e 4°C -la più bassa possibile, cotto per almeno 10 secondi a 70° e consumato assolutamente entro la data di scadenza. Il fatto riguarda da vicino i paesi come Estonia, Danimarca, Svezia, Francia e Finlandia. Tra il 2014 e il 2019 sono stati registrati 22 casi di infezione da Listeria monocytogenes.

La situazione in Italia

Tra il 2018 e il 2019 in Italia sono arrivati 4 lotti di salmone affumicato e contaminato, se pur a bassissimi livelli. Solo due di questi però sono arrivati nei punti vendita prima di essere effettivamente individuati. Per fortuna non ci sono state ripercussioni sulla salute dei consumatori. Nessun allarme per il nostro Paese come rassicura Gaia Scavia dell’Istituto superiore di sanità che chiarisce: “Stiamo monitorando attivamente la situazione. Ogni ceppo batterico isolato dai casi clinici di listeriosi che giunge presso il nostro laboratorio viene sottoposto a sequenziamento genomico per scoprire se fa parte del focolaio epidemico”. Come riporta Libero.

Prevenire è meglio che curare -ed è quindi più che doveroso attenersi alle poche norme salvavita che riguardano metodi di conservazione e consumazione del salmone affumicato a freddo attraverso degli aromi liquidi. Possiamo dunque stare tranquilli (purché attenti) circa l’utilizzo di questo prodotto.