Francesca Sofia Cocco Venerdì 21 giugno a Filadelfia è scoppiato un grande incendio in una raffineria di petrolio. Accompagnato da esplosioni e da fumo nero, il disastro è avvenuto alle 4 di mattina ed è stato avvertito a chilometri di distanza. Ai residenti nella zona è stato chiesto di rimanere a casa.
L’incendio nella raffineria
Il luogo dov’è avvenuta l’esplosione è la Philadelphia Energy Solutions, la più grande raffineria della costa est degli Stati Uniti che conta 1000 dipendenti. La struttura si trova nel sud di Filadelfia ed è stata costruita 150 anni fa. Secondo quanto è stato riferito su Cnn, l’esplosione e l’incendio hanno avuto origine in una vasca di butano, che è uno dei prodotti provenienti dal processo di raffinazione del petrolio, intorno alle 4:00 di venerdì 21 giugno. L’esplosione è stata avvertita a chilometri di distanza, nel South Jersey e nella contea di Delaware, in Pennsylvania, secondo WPVI, ed è stata accompagnata visivamente da un intenso fumo nero che si è propagato nell’aria. Alle persone residenti nelle aree limitrofe alla raffineria è stato chiesto di non uscire di casa. Già in alcune immagini fatte alle 7 del mattino è riscontrabile il massiccio intervento dei pompieri, intervenuti immediatamente per sedare le fiamme. Secondo quanto hanno riferito i vigili del fuoco ai media, il disastro non ha provocato feriti: nonostante ciò, la società sta effettuando dei controlli sul personale per accertarsi che nessun dipendente sia rimasto coinvolto. In seguito all’esplosione i prezzi della benzina sono aumentati del 3,6% arrivando a 1,85 dollari al gallone.
