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Terremoto in Giappone e nelle Filippine, M 6 e 5.8: almeno 25 feriti

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L'epicentro è stato individuato in mare, motivo per il quale il sisma non ha provocato danni o feriti. Una scossa registrata anche nelle Filippine

Il Giappone è stato colpito da una violenta scossa di terremoto che i sismografi hanno classificato al grado 6 della scala Richter. Il sisma è avvenuto alle 8.57 locali, quando in Italia era le 2.57, ed è stato localizzato al largo delle isole Amami, nell’arcipelago di Ryukyu. Stando a quanto riferito dall’Ingv, l’Istituto italiano di geofisica e vulcanologia, il terremoto avrebbe avuto epicentro a circa 169 km a nordovest di Amami, a circa 250 km di profondità. Nonostante l’alta intensità della scossa, non sono stati segnalati danni a cose o persone e non è stata diramata al momento alcuna allerta tsunami.

Terremoto in Giappone, nessun danno

L’intensità della scossa farebbe pensare ad un evento di portata disastrosa, mentre invece pare non siano stati registrati danni. Questo è possibile grazie al metodo di costruzione degli edifici, i quali rispettano tutti le norme anti-sismiche vigenti. In Giappone e nel sud est asiatico in generale, i terremoti sono infatti eventi frequenti e molto spesso si tratta di scosse violentissime. Un sisma di grado 6, come quello registrato nella notte tra venerdì e sabato, viene considerato un terremoto “forte”, il quale “può avere un raggio d’azione di 160 km dove può essere distruttivo se la zona è densamente popolata”.

Scossa nelle Filippine

Nella stessa notte, tra il 12 e il 13 luglio, il sud est asiatico è stato colpito da ben due scosse. Anche nelle Filippine, infatti, è stata registrata una scossa di magnitudo 5.8 che ha danneggiato chiese e altri edifici. Il bilancio, pertanto, è peggiore di quello del Giappone, visto che a seguito di questo sisma sono stati registrati 25 feriti. Alla scossa principale, infatti, hanno fatto seguito ben sette scosse di minore intensità.