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Vegana porta i vicini in tribunale: "Non respiro, colpa del barbecue"

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Una donna vegana ha portato in tribunale i suoi vicini per impedire che continuassero a organizzare grigliate e barbecue.

L’odore della carne e del pesce alla griglia era insopportabile e ha dovuto prendere una decisione drastica. La massaggiatrice Cilla Carden ha portato i suoi vicini di casa, Toan Vu con moglie e figli, in tribunale. Da vegana, non sopportava il fatto che venissero organizzare continue grigliate e barbecue nella porta accanto. E’ successo a Girrawheen, a nord di Perth, Australia.

Le lamentele della donna

La massaggiatrice Cilla Carden ha portato i suoi vicini di casa in tribunale. La donna, che segue una dieta vegana, li ha accusati di aver diffuso odori di carne e pesce nel suo cortile organizzando spesso grigliate e barbecue. La battaglia con Toan Vu, che vive nella porta accanto con moglie e figli, va avanti dalla fine del 2018. L’australiana ha detto che non poteva uscire di casa a causa dell’odore presente in giardino. Si è lamentata anche del fumo di sigaretta e del rumore che i palloni da basket fanno quando sbattono sul muro nel recinto condiviso. Inoltre ha chiesto di controllare le erbacce nel loro giardino, ridipingere le recinzioni in comune e dare i soldi necessari a coprire il costo delle piante danneggiate.

L’aria irrespirabile in cortile

Le sue richieste sono arrivate a gennaio in tribunale ma sono state respinte. Ha deciso di rivolgersi alla Corte suprema, chiedendo il diritto di presentare ricorso contro la decisione ma anche questa richiesta è stata respinta a luglio. La Carden ha riferito a 9 News che non si arrenderà di fronte alle difficoltà perché il barbecue le sta rovinando la vita: “L’hanno messo lì, quindi sento l’odore del pesce, tutto ciò che sento pesce. Non posso godermi il mio cortile, non posso andare là fuori, l’aria è irrespirabile. Il vicino Vu ha detto di aver rimosso il suo barbecue dal cortile e di aver ordinato ai suoi bambini di non giocare a basket.

La decisione del tribunale

Il tribunale ha riferito che la Carden e Vu avevano raggiunto un accordo stragiudiziale riguardo al barbecue. In un documenti giudiziario è stato scritto: “Il richiedente ha raggiunto un accordo con il signor Vu secondo cui posizionare il suo barbecue sull’Unità B oltre all’Unità C della Carmen, più vicino all’unità 18A, è accettabile per il richiedente”. Riguardo alla questione del rumore, il tribunale sostiene che il fastidio della famiglia Vu non è stato sufficiente, visto che nessun altro vicino si era lamentato: “Quello che stanno facendo è vivere nel loro cortile e nella loro casa come famiglia”. La donna ha portato in tribunale anche un altro vicino, ma la richiesta è stata di nuovo respinta.