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Proteste in Cile: presidente Piñera chiede perdono

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Piñera promette di voler intervenire con dieci misure sociali e chiede scusa a tutti per non aver compreso prima la drammaticità della situazione.

Sebastian Piñera, presidente del Cile, chiede perdono per non aver compreso prima la drammaticità della situazione sociale nel Paese. Inoltre, promette una serie di proposte per “una agenda sociale di unità nazionale”. Il discorso si è tenuto dal Palazzo della Moneda dopo un incontro con i partiti politici. Pochi giorni prima di questa presa di posizione, il Presidente cileno aveva dichiarato di essere in “guerra”.

Piñera ha inoltre manifestato una certa preoccupazione per l’ordine pubblico, chiedendo il ritorno del Paese alla “normalità” dopo i disordini cominciati venerdì 18 Ottobre 2019 in seguito all’aumento del biglietto della metropolitana. Il capo dello Stato ha promesso di voler intervenire con dieci misure sociali, molte delle quali riguardanti le pensioni che sono fra le più basse del pianeta.

A questo proposito, Piñera proporrà un aumento del 20% delle pensioni minime. Un’altra norma riguarderà il congelamento delle tariffe dell’energia elettrica. Manovre previste anche per diminuire il costo della salute e dei farmaci e aumentare il salario minimo, creando una imposta sulla ricchezza.

Proteste in Cile

Nel frattempo il bilancio delle vittime delle violenti proteste è salito a 15. Secondo gli inquirenti quattro persone sono morte sotto i colpi delle forze dell’ordine mentre undici sono decedute in incendi scoppiati dopo il saccheggio di fabbriche e magazzini. Al momento, si contano 239 civili feriti. Secondo le organizzazioni dei diritti civili 84 cittadini sono stati colpiti da colpi di arma da fuoco, così come 51 militari e poliziotti. Le persone arrestate sono 2.643.