Alberto Pastori Il celebre quotidiano tedesco Bild Zeitung lancia un’accusa pesante: Papa Benedetto XVI, insieme al suo segretario, avrebbe protetto per sette anni un prete molestatore e pedofilo. Ratzinger avrebbe difeso, insieme a Monsignor Georg Gaenswein, Christoph Kuhen, nel 2005 responsabile del desk Germania presso la Segreteria di Stato Vaticana, accusato di pedofilia e molestie a danni di altri prelati. Kuhen, infatti, sarebbe stato accusato da un prete tedesco di molestie. Il sacerdote lo avrebbe più volte baciato con la lingua afferrando i suoi organi genitali con una mano, mentre con l’altra gli stringeva la gola. La vittima ha denunciato l’accaduto alla Procura di Ingolstadt, la quale ha aperto un fascicolo per “indagine preliminare”.
Papa Ratzinger difeso prete molestatore
Monsignor Gaenswein, ha scritto una mail alla vittima: “Non rabbia, ma sorpresa… Spero che questo gioco non duri a lungo“. Inoltre, Gaenswein avrebbe confermato al quotidiano di aver ricevuto una lettera sugli abusi nel 2013. In quell’occasione avrebbe agito seguendo la prassi, ovvero informando l’allora capo del personale del Papa.
Secondo Nikolaus Harbusch, autore dell’inchiesta, la ragione della copertura data da Benedetto XVI e da Gaenswein a monsignor Kuehn, risiederebbe nel ruolo ricoperto da quest’ultimo nel Conclave del 2005. Durante quel Conclave fu eletto Ratzinger. All’epoca, Kuehn rese pubblico, parlando con un giornalista della Welt, di un incontro segreto prima del Conclave tra alcuni cardinali. L’obiettivo era far eleggere Bergoglio come Pontefice fin da allora.
