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Omicidio Daphne Caruana Galizia: verso dimissioni del Premier Muscat

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Il Premier maltese Joseph Muscat potrebbe dimettersi nelle prossime ore a seguito della crisi politica riguardo l'omicidio di Daphne Caruana Galizia.

Era ormai solo questione di tempo, ma la crisi politica scatenata dall’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia a breve potrebbe mietere la sua vittima più illustre. Il Premier di Malta Joseph Muscat sarebbe infatti intenzionato a dimettersi nelle prossime ore, come rivelato dalla stampa locale dopo che in mattinata il Presidente ha avuto un colloquio privato con il capo dello stato George Vella. Si attende pertanto un discorso televisivo del Premier nel quale annuncerà la futura nomina del suo successore.

Omicidio Caruana Galizia, Muscat si dimette

Stando quanto rivelato da alcune fonti molti vicine al governo dell’isola di Malta la nomina del nuovo Premier dovrebbe avvenir entro gennaio, dopo l’avvio da parte di Muscat di un processo al fine di trovare un nuovo leader tra le fila del suo Partito Laburista. Fino a quel momento è probabile che la carica di Primo Ministro possa venire ricoperta dall’attuale vicepremier, Chris Fearne.

Lo scorso 24 novembre lo stesso Muscat aveva ventilato la possibilità di dimissioni entro sei o nove mesi, ma il precipitare degli eventi politici a seguito della morte di Daphne Caruana Galizia ha di fatto costretto il Premier ad anticipare il giorno del suo ritiro dalla scena pubblica maltese. Martedì 26 novembre infatti la polizia maltese aveva arrestato Keith Schembri, capo di gabinetto di Muscat.

Terremoto politico a Malta

Le imminenti dimissioni di Joseph Muscat seguono di poche ore numerose altre defezioni illustri avvenute all’interno del governo maltese. A seguito dell’arresto di Keith Schembri infatti, si sono dimessi questa settimana il ministro del Turismo Konrad Mizzi ed il ministro dell’Economia Chris Cardona. Proprio Mizzi e Schembri erano peraltro alcuni tra i politici che Daphne Caruana Galizia aveva accusato di essere coinvolti nella vicenda di cosiddetti Panama Papers, anche se Mizzi stesso ha più volte negato di centrare qualcosa nell’omicidio della giornalista, morta in un attentato dinamitardo il 16 ottobre 2017.