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Raid Usa uccide il generale Soleimani, Iran: "Atto di terrorismo"

soleimani

Tra le vittime del raid Usa a Baghdad anche il generale iraniano Qassem Soleimani. Ali Khamenei minaccia: "Dura vendetta".

Un violento attacco degli Stati Uniti contro l’Iraq ha causato la morte di diverse persone, tra queste è morto anche il generale Qassem Soleimani. Donald Trump aveva disposto il lancio di un raid vicino all’aeroporto di Baghdad, in Iraq. Due auto sono state polverizzate e otto persone hanno perso la vita. Il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif lo ha definito “un atto di terrorismo”. Ali Khamenei ha invocato una dura vendetta, ma dal Pentagono assicurano: “Proteggeremo i nostri interessi”.

Nel raid ha perso al vita anche Abu Mahndi al-Muhandis, il numero due delle Forze di mobilitazione popolare. Oltre a loro ci sarebbero vittime tra le Forze di mobilitazione popolare e un esponente di Teheran.

Raid Usa in Iraq: morto Soleimani

L’ordine di attaccare con un raid l’aeroporto di Baghdad sarebbe partito dal presidente Donald Trump. Il generale iraniano Qassem Soleimani era a capo dei Guardiani della Rivoluzione, forza militare d’élite dell’Iran nonché uomo chiave del regime degli ayatollah. Cresce la tensione tra Iran e Usa, mentre il Pentagono si divide di fronte alla scelta del presidente americano. Infatti, per Elisabeth Warren “bisogna evitare una costosa guerra”, mentre per l’ex vicepresidente Joe Biden Trump ha gettato “dinamite in una polveriera”. La senatrice ammette che “Soleimani era un assassino responsabile della morte di migliaia di persone, inclusi centinaia di americani”, ma “la mossa è stata avventata”.

Gli Stati Uniti proteggeranno i loro interessi nazionali e “continueranno ad assumere le azioni necessarie per proteggere la nostra gente e i nostri interessi ovunque nel mondo”. Così ha commentato il dipartimento della Difesa, aggiungendo che il generale Soleimani “voleva attaccare i diplomatici americani”.

La replica dell’Iran

Zarif, invece, ha chiarito che “l’assassinio di Soleimani, la forza più efficace nel combattere il Daesh, Al Nusrah e Al Qaeda, è pericoloso, una folle escalation”. Khamenei, la Guida Suprema dell’Iran, inoltre, ha indetto tre giorni di lutto nazionale per la morte di Soleimani. “Il lavoro e il cammino del generale Qassem Soleimani – ha aggiunto anche – non si fermeranno e una dura vendetta attende i criminali, le cui mani nefaste sono insanguinate con il sangue di Soleimani e altri martiri dell’attacco della notte scorsa”.