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Pedofilia nella Chiesa polacca, accusato il segretario di Papa Wojtyla

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Secondo le accuse, nel 2012 il cardinale Stanislaw Dziwisz avrebbe insabbiato una segnalazione di un caso di pedofilia all'interno della Chiesa.

Continua ad allargarsi lo scandalo pedofilia all’interno della Chiesa cattolica polacca, con nuove accuse che ora piovono direttamente sull’ex segretario di Papa Giovanni Paolo II. Il cardinale Stanislaw Dziwisz è infatti stato accusato di aver insabbiato alcuni casi di molestie su minori avvenuti negli anni ’80 da parte di un membro del clero del paese. Un situazione particolare, che si aggiunge alle centinaia di casi analoghi denunciati negli ultimi anni da parte di numerosi cittadini polacchi ma che fino a ora non hanno ancora trovato giustizia.

Nuove accuse di pedofilia nella Chiesa

L’accusa nei confronti del cardinale Dziwisz è stata lanciata da Janusz Szymik, il quale sarebbe stato vittima di numerose molestie da parte del sacerdote Jan Wodniak tra il 1984 e il 1989. Nel 2012, Szymik ha infatti inviato una lettera all’81enne cardinale quando questi era ancora a capo della diocesi di Cracovia, informandolo dei fatti accaduti oltre vent’anni prima e chiedendogli di prendere provvedimenti, ma Dziwisz non rispose mai alla missiva.

Un comportamento quello del prelato che è stato confermato anche dall’avvocato canonico Piotr Szelag, il quale ha dichiarato: “Il cardinale Dziwisw avrebbe potuto denunciare l’intera faccenda al Vaticano, ma non lo fece”. La gravità del fenomeno pedofilia in Polonia è ormai così elevata (si parla di circa 400 membri del clero colpevoli di abusi sessuali su minori negli ultimi trent’anni) che lo stesso delegato locale dell’Episcopato per la protezione dei minori Gniezno Wojciech Polak ha fatto esplicito appello alla Santa Sede affinché vengano presi provvedimenti nei confronti dei vescovi che insabbiano le accuse di pedofilia, proteggendo di conseguenza gli ecclesiastici macchiatisi di tali reati.