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Re di Svezia ammette: "Abbiamo un enorme numero di morti, è terribile"

coronavirus re di Svezia

"Abbiamo fallito. Al dolore di molte famiglie si somma quello di innumerevoli imprenditori in ginocchio", commenta il re svedese Carl XVI Gustaf.

Mentre a Stoccolma le terapie intensive sono al collasso e l’emergenza coronavirus fa sempre più paura, il re di Svezia ammette le responsabilità del suo Paese: “Abbiamo fallito, è terribile”.

Coronavirus, le parole del re di Svezia

La strategia atipica della Svezia sta facendo pagare le più gravi conseguenze ai suoi cittadini. Il Paese scandinavo nelle ultime settimane ha adottato alcune restrizioni. Tuttavia, i numeri sono in costante peggioramento. I nuovi casi quotidiani raggiungono livelli record per la Svezia, con una media di più di 6mila al giorno. I servizi di rianimazione sono sotto pressione e la mortalità è fino a dieci volte superiore a quella delle nazioni vicine.

A descrivere e ammettere la drammatica situazione svedese è il re Carl XVI Gustaf. Nel corso della tradizionale intervista natalizia, che andrà in onda il 21 dicembre, ha criticato le scelte del governo, che al lockdown ha preferito lasciare l’emergenza sanitaria nelle mani del buon senso civico. Alle chiusure obbligatorie si è preferito appellarsi alla responsabilità dei singoli, invitando i cittadini a evitare assembramenti. Alcune parti dell’intervista sono state trasmesse da SVT News.

Secondo la commissione di esperti istituita lo scorso giugno, è il governo “il principale responsabile”. Per il sovrano svedese, è stato un 2020 terribile, considerando tutte le persone che sono morte. Al dolore e alla frustrazione di molte famiglie si somma quello di innumerevoli imprenditori in ginocchio, che hanno dovuto chiudere le loro attività. Abbiamo fallito. Abbiamo un enorme numero di morti ed è terribile”.