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Arabia Saudita, l'attivista Loujain al-Hathloul è stata condannata

L'attivista saudita Loujain al-Hathloul

Loujain sta facendo lo sciopero della fame da ottobre.

La militante per i diritti delle donne in Arabia Saudita, Loujain al-Hathloul, è stata condannata a una pena di 5 anni e otto mesi di reclusione. La giovane venne fermata nel 2018 e per mesi ricevette elettroshock, abusi di tipo sessuale e gravi atti di violenza. La corte dell’antiterrorismo ha inflitto una pena alla giovane che ormai da mesi ha iniziato lo sciopero della fame.

La storia di Loujain al-Hatloul

La battaglia di Loujain al-Hathloul partì qualche anno fa con la richiesta di abolire le restrizioni che limitano fortemente la libertà delle donne in Arabia Saudita. La giovane si rivolse ai vertici governativi prima della revoca sul divieto di guida delle donne senza una presenza maschile nella vettura. Secondo l’accusa Loujain avrebbe violato le norme sulla sicurezza nazionale. Lo scorso 26 ottobre la giovane ha iniziato a non mangiare più provocando grande preoccupazione per le persone che le vogliono bene. “Non può farcela in prigione – ha dichiarato la sorella in un’intervista alla Bbc – deve conoscere il suo destino. Non sa nemmeno quando potrà ricevere la nostra prossima visita”.

L’appello

L’Organizzazione delle Nazioni Unite, insieme al Comitato delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne, ha lanciato un appello nel mese di novembre alle autorità dell’Arabia Saudita. La richiesta è quella di porre fine all’ingiusta detenzione di Loujain. Le sue condizioni di salute, infatti, stanno peggiorando a causa dello sciopero della fame.

I problemi di ingiustizie ci sono in tutto il mondo. Basti pensare alla storia di un uomo uscito dal carcere dopo 37 anni di reclusione.