> > Usa, il tribunale lo dichiara innocente: esce dal carcere dopo 37 anni

Usa, il tribunale lo dichiara innocente: esce dal carcere dopo 37 anni

Usa, il tribunale lo dichiara innocente: esce dal carcere dopo 37 anni

Non aveva smesso di dirsi innocente: il tribunale gli crede dopo 37 anni grazie al test del Dna. Il caso accaduto negli Stati Uniti.

Era innocente, ma non viene creduto fino a quando un test del Dna non lo scagiona dal carcere Usa dopo 37 anni. È l’incredibile storia capitata a Robert DuBoise, dietro le sbarre dal 1983 perché accusato dell’omicidio di una sua coetanea.

Usa, dopo anni un innocente in carcere

Nel 1983 Robert DuBoise, allora 19enne, fu accusato dell’omicidio di Barbara Grams. La ragazza, che svolgeva il lavoro di cameriera, era stata ritrovata priva di vita fuori da un centro commerciale a Tampa. I rilievi avevano confermato l’aggressione, la violenza sessuale, infine l’omicidio. Dopo alcune indagini, il 19enne DuBoise erano stato fermato: il rilievo della sua dentatura, sovrapposto ai segni rinvenuti sul collo della vittima, sarebbe stata la prova madre della sua colpevolezza. L’uomo aveva cercato di ribadire la sua innocenza, ma la sua obiezione all’arresto non è mai stata accolta.

Fuori dal carcere grazie al test del Dna

È stata la scienza a liberare dalla prigione l’uomo dopo 37 anni. L’esame del Dna, infatti, ha negato la compatibilità di DuBoise con le tracce rinvenute sul corpo della ragazza. All’epoca della sua incarcerazione questo non era ancora possibile: ci si basava su un esame genetico del gruppo sanguigno, oggi troppo approssimativo. Nel corso di oltre un trentennio, DuBoise non solo è stato nel braccio della morte, ma ha rischiato addirittura la condanna a morte. Nel 1988, però, la Corte Suprema ha annullato la condanna del giudice, tramutandola in ergastolo.

Oggi DuBoise è un uomo libero. Tuttavia, come confermano i suoi familiari, fa ancora fatica ad abituavisi. Dopo 37 anni, il giudice Christopher Nash, della contea di Hillsborough (Florida) gli ha chiesto personalmente scusa: “Il tribunale ha commesso un’ingiustizia durata 37 anni” ha detto. Ora che i rilievi scientifici lo hanno liberato, si aggiunge però una seconda, amara verità: i killer della povera Barbara Grams potrebbero essere ancora a piede libero.