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Alitalia e Sud: il punto di Giovannini

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Il ministro dei trasporti spiega: bisogna ridurre il gap infrastrutturale al Sud. E annuncia che nel passaggio a Ita ci saranno dei tagli

«Se c`è una priorità di questo governo per il Sud è quella di ridurre significativamente il gap infrastrutturale per migliorare la qualità della vita delle persone e di mettere le imprese nelle condizioni, anche logistiche, di contribuire alla ripresa del Paese. Ricordo che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) prevede 48 miliardi di investimenti in infrastrutture e trasporti e di essi quasi la metà, 22,6 miliardi, circa il 47%, è destinata al Mezzogiorno. Una quota importante che potrà contribuire a colmare il divario infrastrutturale e della mobilità. Per quanto riguarda l`Alta Velocità ferroviaria, l`orientamento è senz`altro quella di ridurre i tempi di percorrenza delle tratte del Sud con quelle del Nord. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, infatti, prevede il completamento della tratta ad alta velocità e alta capacità Napoli-Bari, e il completamento di lotti funzionali ad alta velocità sulle tratte Salerno-Reggio Calabria, Catania-Messina-Palermo, Roma Pescara e Taranto-Battipaglia. Queste opere permetteranno di ridurre l`inaccettabile divario nella rete ferroviaria tra il Sud e il Nord del Paese. Tuttavia, le distanze si riducono non solo realizzando direttrici con caratteristiche di alta velocità ma anche potenziando le ferrovie regionali. E, in questa direzione, il Pnrr prevede risorse significative: 2,7 miliardi per le ferrovie regionali e ulteriori 2,4 miliardi per tratte di Rete Ferroviaria Italia di interesse regionale». Lo ha affermato Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno. «Il mare e il sistema portuale sono centrali per il rilancio non solo del Mezzogiorno ma dell`intero Paese. Per questo, la prossima settimana incontrerò i presidenti di tutte le autorità portuali. Per il progetto sui porti d`Italia, con il Piano nazionale di ri- presa e resilienza, sono stati richiesti oltre 3,3 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi destinati ai porti del Sud, e interventi per migliorare l`intermodalità nei porti di Genova e Trieste» ha aggiunto Giovannini.

Alitalia, Giovannini: il passaggio a Ita prevede migliaia di lavoratori in meno

“Il lavoro procede molto intensamente e auspico che si possa fare un passo avanti verso una soluzione condivisa. Le questioni sono parecchie. Il passaggio dalla vecchia Alitalia a Ita prevede migliaia di lavoratori in meno. Il Governo tutelerà tutti i lavoratori in eccesso. Stiamo parlando di lavoratori molto qualificati. Oltre a forme di sostegno tradizionali, il ministro Orlando sta immaginando strumenti innovativi, comprese nuove forme di ricollocazione. La nuova compagnia non sarà una copia della precedente. Potrebbe creare servizi innovativi in linea con un mercato in evoluzione. Inoltre, potrebbe assumere un profilo di sostenibilità ambientale in linea con l’accresciuta sensibilità degli utenti, specialmente delle fasce giovani. La tempestività è però cruciale. È necessario che la compagnia riesca a sfruttare la ripartenza che ci auguriamo avvenga quanto prima grazie alla campagna vaccinale”. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibile Enrico Giovannini in un’intervista a Huffingtonpost.it.