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Fisco: Renzi, 'redditometro misura illiberale, io l'avevo cancellata'

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Roma, 23 mag. (Adnkronos) - "Il governo Renzi non ha introdotto il redditometro e il fatto che Meloni menta in un comunicato ufficiale è di rara gravità. Nel 2010, quando la premier era ministra del governo Berlusconi, fu introdotta nel redditometro la spesa media Istat. Una misur...

Roma, 23 mag. (Adnkronos) – "Il governo Renzi non ha introdotto il redditometro e il fatto che Meloni menta in un comunicato ufficiale è di rara gravità. Nel 2010, quando la premier era ministra del governo Berlusconi, fu introdotta nel redditometro la spesa media Istat. Una misura illiberale, basata su semplici presunzioni di spesa, che costringeva il cittadino all’onore della prova. Misura inefficace nel recupero del gettito fiscale e inutilmente vessatoria. Per questo il mio governo cancellò le medie Istat nel 2015, medie che il governo Meloni voleva reintrodurre. Si dipingono come conservatori e liberali ma sono i peggiori statalisti". Così Matteo Renzi in un'intervista al 'Sole 24 ore'.

"La Meloni non fa riforme – accusa l'ex premier -: sforna decreti per inseguire l’opinione pubblica. Ma ci sono tredici miliardi di euro fermi perché i decreti attuativi non si sbloccano". A chi gli domanda della decisione della segretaria del Pd di firmare i quesiti della Cgil per l’abrogazione del Jobs Act, "il Jobs act – rivendica Renzi – ha creato 1 milione e duecentomila posti di lavoro, di cui la metà a tempo indeterminato. Lo rivendico e sono orgoglioso di quella stagione di riforme. Elly Schlein con una mano ha firmato per cancellare una legge che il Pd ha voluto e votato e che ha creato lavoro, con l’altra ha issato il vessillo del reddito di cittadinanza. Oggi chi vota Pd, vota Cgil. La destra è sovranista, la sinistra è populista: gli Stati Uniti d’Europa sono l’unica alternativa per i riformisti di destra e di sinistra".

"Noi – dice ancora Renzi – prendiamo sul serio le elezioni europee: chi di noi sarà eletto resterà davvero a lavorare a Strasburgo. Quando leggo che Tajani, Meloni, Schlein e Calenda se eletti non andranno in Europa io dico – con Marco Pannella – che sono dei “ladri di democrazia”. È uno scandalo solo italiano utilizzare le europee per contarsi in Italia e non per contare in Europa. Io andrò in Europa per aiutare il mondo produttivo come ho cercato di fare da Palazzo Chigi. Per aiutarlo voglio mandare a casa Ursula von der Leyen: in nome del fanatismo ambientalista ci hanno fatto perdere competitivitià e posti di lavoro. Chi vota Forza Italia oggi vota per il bis di Ursula, chi vota Stati Uniti d’Europa vota per rifare un miracolo come quello di mandare a casa Conte e portare al governo Mario Draghi. Non garantisco di riuscirci, ma sono sicuro di provarci. Quanto alle future politiche noi saremo sempre all’opposizione di sovranisti e populisti".