> > Preside liceo di Palermo: "Ministero naviga a vista, troppe incertezze s...

Preside liceo di Palermo: "Ministero naviga a vista, troppe incertezze sulla maturità"

default featured image 3 1200x900

Palermo, 2 apr. (Adnkronos) - (di Elvira Terranova) - "Il Ministero dell'Istruzione naviga a vista, questa è la verità. Non si hanno ancora certezze sulla maturità, perché gli scenari possibili cambiano a seconda del ritorno o no tra i banchi di scuola, anche se...

Palermo, 2 apr. (Adnkronos) – (di Elvira Terranova) – "Il Ministero dell'Istruzione naviga a vista, questa è la verità. Non si hanno ancora certezze sulla maturità, perché gli scenari possibili cambiano a seconda del ritorno o no tra i banchi di scuola, anche se questa ultima ipotesi si allontana sempre di più, in considerazione del fatto che, anche dopo un allentamento delle misure restrittive, la scuola sarebbe l'ultima istituzione a riaprire". Daniela Crimi è la preside del Liceo linguistico 'Ninni Cassarà' di Palermo, con oltre 1.400 alunni, uno dei licei più grandi in Sicilia. E da quando è entrato in vigore il primo decreto del Presidente del consiglio per l'emergenza coronavirus non ha mai smesso di andare a scuola. La sua preoccupazione è rivolta adesso alla maturità. Non si sa ancora quello che accadrà, come ha spiegato anche la ministra Lucia Azzolina. "La scuola che dirigo ha ben cinque classi quinte e più di 250 tra ragazzi e ragazze che, insieme a noi e alle loro famiglie, stiamo vivendo questa fase di incertezza – dice Daniela Crimi in una intervista all'Adnkronos – Alcuni provvedimenti sono dati per certi, anche se solo annunciati e non ancora tipizzati in norme certe".

"L'ipotesi più accreditata prevede un esame di maturità così strutturato – spiega – una commissione di sei commissari, tutti interni (non più tre interni e tre esterni) e un presidente esterno. Anche questo ultimo elemento potrebbe variare. Se non si tornasse a scuola sarebbe più auspicabile un presidente non esterno ma unico per tutta la scuola, il suo Dirigente scolastico, che di solito è presidente in un'altra scuola, che si faccia garante della validità della intera procedura".

"L'ammissione viene data certa per tutti, e non per scrutinio di Consiglio di classe, come stato fin ora – prosegue la preside -Le modalità di valutazione sono incerte, anche queste cambiano a secondo degli scenari possibili. Il voto finale, in centesimi, fin ora è stato determinato da: due prove scritte, italiano e prova diversificata per indirizzo, con massimo 20 punti ciascuno, il credito scolastico accumulato nel triennio finale con massimo 30 punti, e il colloquio finale con massimo 30 punti".