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Bce: ricalibra interventi, tassi fermi, +500 mld Pepp e reinvestimenti fino al 2023

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Roma, 10 dic. –(Adnkronos) - Come previsto, “alla luce delle ricadute economiche derivanti dalla recrudescenza della pandemia” il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di “ricalibrare i propri strumenti di politica monetaria”, pur lasciando fermi i tassi di interesse...

Roma, 10 dic. –(Adnkronos) – Come previsto, “alla luce delle ricadute economiche derivanti dalla recrudescenza della pandemia” il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di “ricalibrare i propri strumenti di politica monetaria”, pur lasciando fermi i tassi di interesse. Infatti – come si spiega nel documento conclusivo del Consiglio – sia i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali, che quelli sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%. La Bce, inoltre, conferma la previsione “che i tassi di interesse di riferimento si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali” fino a quando l’inflazione non darà segni concreti di ripresa verso l’obiettivo del 2%.

Ma la notizia più attesa dai mercati – e dai governi – è la decisione “di incrementare la dotazione del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (Pepp) di 500 miliardi di euro” portandolo così a un totale di 1.850 miliardi di euro. Altrettanto importante la decisione del Consiglio di prolungare la durata degli acquisti netti nell’ambito del PEPP “almeno sino alla fine di marzo 2022” o comunque “finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus”.

Non solo, nella riunione appena conclusa è stato “inoltre deciso di estendere il periodo di tempo entro il quale reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PEPP almeno sino alla fine del 2023”, dando così una ‘visione’ piuttosto chiara ai mercati. Ai quali si conferma che “in ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria”. (segue)