Continuano le indagini sul delitto di Garlasco. Sulla chiavetta USB di Chiara Poggi è stato trovato un file inquietante, salvato dalla vittima due mesi prima della morte. Prende sempre più piede l’ipotesi del sicario.
Delitto di Garlasco, le parole di Massimo Lovati, avvocato di Sempio
Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, unico indagato dopo la riapertura del delitto di Garlasco, ha rivelato a La Repubblica quella che è la sua teoria.
Secondo lui infatti Chiara avrebbe scoperto un segreto indicibile e per questo è stata uccisa, né da Sempio né da Stasi che però, sempre secondo Lovati, conoscerebbe il killer. Secondo il legale a ucciderla sarebbe stata la Chiesa: “è la mia teoria, un sogno che ho fatto. Lo scriva: un sogno.” Ecco che ora è spuntato un file salvato nella chiavetta USB di Chiara, file che potrebbe avvalorare la tesi dell’avvocato di Sempio.
Garlasco, la chiavetta USB di Chiara e il file “abusati550”: l’ipotesi del sicario
Il TgLa7 ha mostrato un documento inedito che era stato salvato sulla chiavetta USB da Chiara Poggi due mesi prima del suo assassinio. Il file si chiama “abusati550” e al suo interno ci sono numerosi articoli e notizie su abusi sessuali commessi da membri del clero. Questo file fa pensare che Chiara avesse scoperto qualcosa legato alla pedofilia all’interno della Chiesa e che sia stata uccisa da un sicario perché sapeva troppo. Il file potrebbe essere collegato alla vicenda legata al Santuario della Bozzola, dove Don Gregorio Vitale fu vittima di un ricatto sessuale da cittadini rumeni. Al momento comunque va detto che non è stato dimostrato alcun legame tra il file e l’omicidio della Poggi.