Garlasco torna al centro delle cronache giudiziarie. Oggi, 12 giugno, i periti nominati dalla gip di Pavia procederanno al ritiro dei reperti da analizzare nell’ambito dell’incidente probatorio legato alla nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007. Intanto, in un’intervista esclusiva a TgCom24, parla il padre di Andrea Sempio, il giovane indagato, e fa chiarezza sul ruolo dello scontrino.
Delitto Garlasco, oggi i periti ritirano i reperti: di cosa si tratta
La nuova inchiesta sul delitto di Garlasco entra in una fase delicata. Oggi, giovedì 12 giugno, i periti incaricati dalla gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, ritireranno i reperti da esaminare nell’ambito dell’incidente probatorio disposto nell’ambito delle indagini riaperte sull’omicidio di Chiara Poggi. Tra gli oggetti da analizzare ci sarebbero frammenti insanguinati del tappetino del bagno della villetta di via Pascoli e materiali mai esaminati rinvenuti nella spazzatura di casa Poggi.
I periti nominati — Denise Albani, genetista dell’Università di Tor Vergata, e Domenico Marchigiani, esperto dattiloscopico — si recheranno in mattinata al Comando provinciale dei carabinieri di via Moscova, a Milano, e nel pomeriggio all’Istituto di medicina legale di Pavia. Da lì ritireranno due scatoloni sigillati contenenti campioni e materiali da sottoporre ad accertamenti irripetibili, che verranno poi eseguiti nei laboratori della Polizia scientifica dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano.
Tra il materiale al centro degli accertamenti figurano circa sessanta fascette para-adesive, utilizzate dal Ris nei rilievi immediatamente successivi al delitto per repertare impronte. Particolarmente rilevante è la cosiddetta “traccia 10”, trovata sulla porta d’ingresso: non appartiene né ad Alberto Stasi né ad Andrea Sempio, né ad altri soggetti noti che frequentavano abitualmente la villetta.
Dal deposito dell’Istituto di medicina legale di Pavia verranno inoltre recuperati tamponi prelevati sul corpo di Chiara, oggetti domestici e residui alimentari mai sottoposti ad analisi, tra cui yogurt, cereali, piatti e cucchiaini in plastica. Potrebbero rappresentare quanto consumato dalla giovane la mattina dell’omicidio, il 13 agosto 2007.
Tutti i reperti verranno trasferiti alla Questura di Milano, dove ne sarà formalizzata la presa in carico e sarà garantita la tracciabilità attraverso la catena di custodia.
Garlasco, il mistero dello scontrino: parla il padre di Andrea Sempio
È Giuseppe Sempio, padre del 37enne finito sotto inchiesta per l’omicidio di Chiara Poggi, a raccontare la sua versione in un’intervista esclusiva a TgCom24. L’uomo ricostruisce quanto accaduto il giorno del delitto di Chiara Poggi.
“Noi abitavamo in via Rossini, a circa un chilometro e mezzo dall’abitazione dei Poggi. Quella mattina, il 13 agosto, ci siamo svegliati, Andrea voleva andare a Vigevano, in libreria. Allora mia moglie gli ha detto: ‘Senti un po’, quando torno prendi la macchina e vai’. Lei poi è uscita, Andrea è rimasto a casa con me“.
Il padre di Andrea Sempio sostiene che, fino al rientro della moglie intorno alle 10 del mattino, il figlio non si sarebbe mai allontanato da casa. A suo dire, per uscire dall’abitazione era necessario passare davanti a lui, data la struttura della casa.
“O sei un fantasma o mi passi davanti”.
Dopo quell’orario, Andrea si sarebbe recato dalla nonna. I tempi sono fondamentali: l’omicidio di Chiara Poggi è stato sicuramente commesso dopo le 9.12, quando il sistema d’allarme della villetta è stato disattivato. Resta inoltre il mistero della bicicletta da donna, che la madre di una vicina riferì di aver visto davanti all’ingresso di casa Poggi: alle 9.10 era appoggiata al muro, ma alle 10.20 non c’era più.
Quella mattina, secondo il racconto del padre, Andrea Sempio avrebbe atteso il rientro della madre, per poi recarsi a Vigevano, come confermerebbe uno scontrino del parcheggio emesso alle 10.18. Sarebbe tornato a casa poco dopo le 11. Più tardi, vicino a mezzogiorno, i genitori escono insieme a lui e passando davanti alla villetta dei Poggi notano transenne, un vigile e i carabinieri. Incuriosito, Andrea decide di tornare indietro da solo per capire cosa stesse succedendo. Poco dopo racconta al padre, visibilmente scosso, di aver appreso dell’omicidio di Chiara Poggi.
Poi, sullo scontrino ha aggiunto:
“Quando è tornato da Vigevano, vedo lo scontrino, allora dico a mia moglie: ‘Guarda che c’è qui lo scontrino del parcheggio di Vigevano’. ‘Tienilo lì, mi ha detto. Con quello che è successo non si sa mai’“.
Il padre di Sempio si è infine soffermato sulla perquisizione effettuata il 14 maggio scorso:
“Ci hanno trattato benissimo, ma hanno svuotato la casa in tutto e per tutto. Quello che gli sembrava interessante lo portavano via. I telefonini sono stati tutti sequestrati, il garage è stato svuotato completamente”.