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Garlasco, diffamazione ai danni di Stefania Cappa: arriva la condanna per Le Iene

Garlasco Stefania Cappa

Caso Garlasco, due giornalisti de Le Iene condannati: per i giudici hanno attribuito sospetti infondati a Stefania Cappa.

Nel lungo e complesso intreccio giudiziario legato al delitto di Garlasco, un nuovo capitolo si è chiuso con una sentenza per diffamazione. Due giornalisti del noto programma televisivo Le Iene sono stati condannati per aver pubblicamente insinuato il coinvolgimento di Stefania Cappa, cugina di Chiara Poggi, nel caso.

Le Iene: lo speciale sul delitto di Garlasco e la condanna

Il 24 maggio 2022 andò in onda lo Speciale Le Iene intitolato Delitto di Garlasco: la verità di Alberto Stasi, che riportò il racconto del testimone Marco Demontis Muschitta. Questi, un mese e mezzo dopo l’omicidio, si era presentato ai carabinieri dichiarando di aver visto allontanarsi in bicicletta una ragazza bionda con i capelli a caschetto, che somigliava molto a Stefania Cappa. Poco dopo, però, ritrattò le sue affermazioni, venendo processato e assolto per calunnia, e nel 2011 ammise di aver inventato l’episodio, inviando una lettera di scuse alla famiglia Cappa.

La puntata, secondo il giudice, non tenne conto di queste criticità, con i suoi servizi che sono stati quindi ritenuti offensivi della reputazione di Stefania Cappa. La sentenza del 29 aprile del tribunale monocratico della terza sezione penale di Milano ha stabilito la condanna dell’autore e del conduttore del programma, Riccardo Festinese e Alessandro De Giuseppe, per diffamazione aggravata, imponendo loro il pagamento della multa e del risarcimento alla donna.

Garlasco, diffamazione ai danni di Stefania Cappa: le accuse e il risarcimento

Nel complesso caso di Garlasco, recentemente riaperto con l’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio per omicidio volontario, al momento fa fede la verità emersa in sede giudiziaria. Alberto Stasi, all’epoca fidanzato della vittima Chiara Poggi, è stato condannato in via definitiva a sedici anni di carcere.

La Procura ha rilevato che il programma avrebbe riportato le dichiarazioni fornite all’epoca da Marco Muschitta, attribuendo loro credito nonostante fossero state successivamente ritrattate, sostenendo che fossero avvalorate da intercettazioni e altre testimonianze. Tuttavia, non sarebbe stato menzionato che quelle affermazioni erano state giudicate inutilizzabili sia dagli inquirenti sia dai giudici, al punto che il pubblico ministero aveva chiesto il rinvio a giudizio di Muschitta per calunnia.

Proprio per alcune insinuazioni che hanno riguardato un presunto coinvolgimento nell’omicidio di Stefania Cappa, cugina della vittima, i giornalisti de Le Iene Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese sono stati condannati per diffamazione aggravata, come riportato dall’Ansa. I due dovranno pagare una multa di 500 euro e risarcire la donna con 10mila euro.