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Gaza, l’allarme dell’Unicef: “Il posto più pericoloso al mondo per un bambino”

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L'Unicef ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che più di 5.300 bambini palestinesi sono stati uccisi a Gaza dal 7 ottobre

Il direttore esecutivo, Catherine Russell, è intervenuta al Consiglio di Sicurezza dell’ONU spiegando che oltre 5mila bambini sono morti nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra contro Hamas.

Gaza, l’allarme dell’Unicef

Il vero costo di quest’ultima guerra in Palestina e Israele si misurerà in vite di bambini, quelli persi a causa della violenza e quelli cambiati per sempre da essa. Senza la fine dei combattimenti e il pieno accesso umanitario, il costo continuerà a crescere in modo esponenziale” ha dichiarato Russell, che la scorsa settimana ha visitato l’enclave in occasione di un briefing del Consiglio su donne e bambini. “A Gaza, gli effetti della violenza perpetrata sui bambini sono stati catastrofici, indiscriminati e sproporzionati“. Mercoledì Israele ha concordato un cessate il fuoco, grazie al quale sono stati portati aiuti umanitari e liberati alcuni prigionieri detenuti dal gruppo terroristico.

Senza pace si spera in una morte rapida

Le donne di Gaza ci hanno detto che pregano per la pace, ma che se la pace non arriva, pregano per una morte rapida, nel sonno, con i loro figli in braccio. Dovrebbe far vergognare tutti noi il fatto che qualsiasi madre, in qualsiasi luogo, abbia una tale preghiera” ha affermato Sima Bahous, direttore esecutivo dell’ONU per le donne. Secondo i dati raccolti dal Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, si prevede inoltre che circa 5.500 donne attualmente incinte partoriranno a Gaza nel prossimo mese. “Ogni giorno circa 180 donne partoriscono in condizioni spaventose, con un futuro incerto per i loro neonati” ha spiegato il direttore Natalia Kanem, aggiungendo che l’UNFPA è preoccupata anche per le quasi 7mila madri che hanno partorito negli ultimi 47 giorni e che non hanno accesso a cure, acqua, servizi igienici e cibo adeguato.

Israele accusa Hamas di sfruttare i bambini

L’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Gilad Erdan ha accusato Hamas di aver sfruttato i bambini di Gaza per anni: “Non fatevi illusioni, non appena la pausa finirà, continueremo a lottare verso i nostri obiettivi con piena forza” ha sostenuto, aggiungendo “Non ci fermeremo finché non avremo eliminato tutte le capacità terroristiche di Hamas e non avremo fatto in modo che non possano più governare e minacciare sia i civili israeliani che le donne e i bambini di Gaza“.

Dal canto suo Hamas ha sempre negato di utilizzare luoghi sensibili, come gli ospedali, come base militare e di usare i civili come scudi umani.