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Guerra Israele-Hamas, si intensificano gli arresti in Cisgiordania

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Dall'inizio della tregua tra Israele e Hamas, almeno 260 palestinesi sono stati arrestati in Cisgiordania dalle forze israeliane

L’esercito israeliano starebbe lavorando ad una “massiccia campagna di arresti” concentrata su Bidya, vicina alla città di Salfit nel centro della Cisgiordania.

Guerra Israele-Hamas, decine di arresti in Cisgiordania

A dare la notizia è stato l’emittente pro-Hamas Al Mayadeen. Durante i sette giorni di cessate il fuoco, Israele ha continuato ad arrestare decine di palestinesi nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est. Sebbene nei primi quattro giorni della tregua abbia accettato di rilasciare 150 persone, tra cui 117 bambini e 33 donne, secondo le associazioni dei prigionieri palestinesi ha perseverato nell’incarcerare cittadini in Cisgiordania. “Finché ci sarà l’occupazione, gli arresti non si fermeranno. La gente deve capirlo perché questa è una politica centrale dell’occupazione contro i palestinesi e per limitare qualsiasi tipo di resistenza” ha dichiarato ad Al Jazeera Amany Sarahneh, portavoce della Palestinian Prisoners Society. In 56 anni di occupazione militare della Cisgiordania, le forze israeliane hanno compiuto incursioni notturne nelle case dei civili, arrestando giornalmente dalle 15 alle 20 persone.

Attacco a Damasco

Israele ha lanciato un attacco aereo vicino a Damasco. I media di Stato siriani hanno riportato che l’offensiva ha preso di mira aeroporti, magazzini e altre strutture che Israele ritiene legate all’Iran, a Hezbollah e ad altri gruppi considerati pericolosi. Nella notte i bombardamenti hanno anche illuminato incessantemente il cielo su Gaza. L’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere ha confermato che l’ospedale al-Awda, nel nord della Striscia, è stato “danneggiato” da un’esplosione israeliana. Si tratterebbe di uno dei pochi ospedali funzionanti nella regione settentrionale. In un post su X, MSF ha aggiunto che la struttura non ha mai smesso di curare i pazienti, nonostante sia stata attaccata “più volte“, ma che ora si trovi “pericolosamente a corto di forniture mediche“.

Morti cinque ostaggi

Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha dichiarato che cinque ostaggi, Eliyahu Margalit, Aryeh Zalmanovitch, Ronen Engel, Maya Goren e Guy Iluz sono morti a Gaza. Ha spiegato che le famiglie dei prigionieri sono già state informate, ma non ha reso note le cause dei decessi. Il portavoce dell’IDF ha anche citato il video, condiviso ieri da Hamas, di Yarden Bibas, rapito insieme alla moglie e ai figli di 4 anni e 10 mesi. “Questo è un segno di vita ma è anche l’uso di terrorismo psicologico” ha commentato Hagari.