> > Guerra Gaza, Hamas apre al piano Trump: "Ostaggi liberi, ma negoziamo"

Guerra Gaza, Hamas apre al piano Trump: "Ostaggi liberi, ma negoziamo"

hamas piano trump

Trump considera Hamas “pronta alla pace” e sollecita Israele a fermare i bombardamenti secondo il piano: ultimi aggiornamenti sulla situazione.

La guerra nella Striscia di Gaza sembra entrare in una nuova fase dopo la risposta di Hamas al piano di pace promosso dagli Stati Uniti. Il movimento islamista ha espresso apertura verso alcuni punti della proposta avanzata dal presidente Donald Trump, segnalando un possibile spiraglio diplomatico dopo mesi di violenti scontri e devastazioni.

Tuttavia, sul terreno continuano le tensioni e gli attacchi, segno delle profonde divergenze ancora da colmare per arrivare a una tregua stabile.

Guerra Gaza, Hamas dice sì al piano Trump: “Ostaggi liberi, ma negoziamo”

Hamas ha annunciato di aver accolto positivamente alcuni punti del piano di pace promosso da Donald Trump, sottolineando tuttavia la necessità di ulteriori confronti per chiarire le questioni ancora aperte. Secondo quanto riportato dal Jerusalem Post, tra gli elementi accettati figurerebbe la liberazione degli ostaggi, gesto considerato prioritario per avviare un percorso di distensione. Il movimento palestinese ha ribadito la propria disponibilità a trasferire la gestione della Striscia di Gaza a un comitato composto da tecnocrati indipendenti, in linea con un consenso nazionale e con il sostegno dei paesi arabi e islamici.

Hamas ha affermato che “le dichiarazioni del presidente Trump sulla cessazione immediata dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza sono incoraggianti” e ha espresso la propria disponibilità a negoziare subito per lo scambio di prigionieri e il ritiro dell’esercito israeliano.

In diverse dichiarazioni, Hamas ha evidenziato come il piano non possa essere attuato integralmente senza una fase di negoziato più approfondita. Il dirigente Mousa Abu Marzouk ha spiegato ad Al Jazeera: “Hamas ha affrontato positivamente i punti che ci preoccupano nella proposta di Trump. I piani per una forza di mantenimento della pace a Gaza richiedono maggiore comprensione e chiarezza. La priorità è fermare la guerra e i massacri di Israele a Gaza. La consegna dei prigionieri israeliani entro 72 ore è teorica e irrealistica nelle attuali circostanze”.

Guerra Gaza, Hamas dice sì al piano Trump: reazioni contrastanti tra Washington e Tel Aviv

La risposta di Hamas al piano di pace ha suscitato una serie di reazioni tra Stati Uniti e Israele. Il presidente Donald Trump, in un messaggio pubblicato sulla piattaforma Truth, ha dichiarato di ritenere il movimento pronto a una pace duratura, invitando Israele a sospendere immediatamente i bombardamenti per consentire il rilascio sicuro e rapido degli ostaggi. Trump ha scritto: “Penso siano pronti per la pace, Israele fermi immediatamente i bombardamenti”, sottolineando che tutte le parti coinvolte saranno trattate in modo equo e che la tregua rappresenta un’opportunità senza precedenti per il Medio Oriente.

Le parole di Trump hanno però colto di sorpresa il governo israeliano. Secondo fonti riportate da Channel 12 e Axios, il premier Benjamin Netanyahu avrebbe espresso perplessità sull’interpretazione della risposta di Hamas, considerandola un rifiuto piuttosto che un’apertura.

Intanto, Tel Aviv ha deciso di limitare le operazioni militari a Gaza a manovre difensive, mentre sul terreno si registrano ancora bombardamenti che hanno provocato vittime civili e danni diffusi nella notte, a testimonianza delle difficoltà nel tradurre rapidamente le aperture diplomatiche in una tregua concreta.