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Gigi D’Alessio blocca il concerto: l’annuncio con gli occhi lucidi emoziona la piazza

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Durante l’evento in piazza del Plebiscito, Gigi D'Alessio blocca il concerto per denunciare ciò che sta accdadendo a Gaza. Le sue parole commuovono il pubblico e fanno il giro del web.

Era domenica sera, piazza del Plebiscito piena come poche volte. Luci, cori, telefonini che riprendono tutto. E poi lui, Gigi D’Alessio, che ferma la musica, blocca il concerto. E dice quello che forse molti pensavano. “Nella Striscia di Gaza vogliono costruire alberghi e ristoranti, palazzi e piscine, ma per fare cosa? Per fare i soldi.

Ma chi, con quale coraggio, può comprarsi qualcosa dove ci sono state migliaia di morti e di bambini uccisi? Ma che avete al posto del cuore?”.

Gigi D’Alessio blocca il concerto, l’appello dal cuore

La voce ferma, l’applauso lungo. Un brivido anche tra le prime file, dove di solito si balla. È in quel momento che la festa cambia tono… non è più solo un concerto. È altro è molto di più… è un appello, un appello che arriva dal cuore…. I video degli spettatori volano sui social, TikTok in testa. E diventano virali nel giro di poche ore.

“Lo so, forse servirà a poco”, aggiunge. “Ma siamo tante voci. La vita non ha religione, non ha partito, non ha nazione. Un bambino di Gaza è uguale a un bambino napoletano”. Parole che restano nell’aria.

Intervista a caldo? L’abbiamo chiesta al suo staff, che ci ha solo detto: “Gigi voleva parlare al cuore delle persone, non ai politici”. Stop. Niente altro da aggiungere, per ora.

Intanto, nella stessa piazza, qualche giorno prima, il tributo a Pino Daniele – trasmesso in prima serata su Rai Uno – aveva già portato sul palco artisti e messaggi di pace. Una coincidenza? Forse no. Napoli ha sempre avuto questa capacità: mescolare musica e protesta, festa e denuncia.

E infatti, mentre Gigi D’Alessio parlava, a pochi isolati di distanza sfilava un corteo per la Palestina. Quarantamila persone, secondo la Questura. Bandiere, slogan, famiglie con bambini in spalla. Una città che, tra una canzone e una manifestazione, sembra voler dire la sua.

Gigi D’Alessio blocca il concerto, la piazza raccoglie l’appello accorato del cantante

Non è la prima volta che il cantante blocca il concerto e usa il palco per temi sociali. Ma stavolta il contesto era diverso… Piazza del Plebiscito piena, il concerto trasmesso in diretta su alcune radio locali, la gente collegata via streaming. Sembrava di stare dentro un evento più grande della musica stessa.

C’è chi tra il pubblico, come Maria, 26 anni, dice a un giornale: “Io ero venuta per cantare ‘Non dirgli mai’. Ma quando ha parlato di Gaza mi è venuto un nodo in gola”.

Oppure Antonio, pensionato, 71 anni, che scuote la testa: “Non so se serve a qualcosa, ma almeno qualcuno ne parla”.

Servira? È la domanda che si fanno in molti… Ma intanto il video del discorso supera il milione di visualizzazioni in meno di ventiquattr’ore…

Il mondo dello spettacolo, basta guardare le interviste a Fiorella Mannoia, Ermal Meta, e altri cantanti raccolte da Repubblica e Corriere, sembra aver trovato nuova voce contro la guerra. E Gigi, con quel modo diretto, senza giri di parole, ha trasformato una serata di musica in un atto sociale.