> > Giuseppe Conte replica a Di Maio: “Il chiarimento? L’ho chiesto prima io”

Giuseppe Conte replica a Di Maio: “Il chiarimento? L’ho chiesto prima io”

Giuseppe Conte e Luigi Di Maio all'epoca del governo gialloverde

Giuseppe Conte replica a muso duro a Luigi Di Maio: “Il chiarimento? L’ho chiesto prima io e lui chiarirà i suoi ma non certo a me, lo farà agli iscritti”

Giuseppe Conte non l’ha presa molto bene la stoccata del suo ormai ex sodale nei Cinquestelle e replica a Luigi Di Maio che commentando il Mattarella bis e la brutta prova dei partiti aveva chiesto una “riflessione”, cioè la testa di Conte su un piatto d’argento. “Il chiarimento? L’ho chiesto prima io”. Il presidente del M5S non ci sta a farsi intestare il flop del movimento in chiave Colle ma soprattutto non ci sta ad essere lui il chiamato in causa quando in realtà lui era già stato il chiamante.

Conte replica a Di Maio: “Io non chiamato a chiarimento, semmai chiamante, caro Luigi”

Ha detto Conte ai giornalisti: “Per Luigi Di Maio serve un chiarimento nel M5S? L’ho detto prima io, a dire il vero. Lui ha risposto a me, quindi il chiarimento ci sarà senz’altro“. E ancora: “Di Maio in particolare avrà la possibilità di chiarire il suo operato e la sua agenda, se era condivisa o meno. Tranquillamente”. Quale agenda? Quella che aveva portato il ministro a lavorare non sempre in perfetta sintonia con la linea dei vertici ufficiali del movimento. Tuttavia nel caso dei Cinquestelle quel filone di anarchia è talmente vasto che di “pensatori autonomi” il M5S ne ha sempre avuti a mazzi.

Dibba fuoriuscito cortese e Conte lo ringrazia: “Persona genuina, lo rispetto e lo stimo”

Di Maio magari era il “nemico indoor” più accreditato di Conte e le ruggini partitiche fra i due sono state esacerbate dal caos per il Quirinale. Conte ha speso poi parole per Alessandro Di Battista, fuoriuscito ma lealista in punto di etica con l’ex premier. “Dibba” aveva detto che le persone perbene come Conte vanno difese. Ha detto Conte: “Mi fa molto piacere, perché stimo Di Battista, è una persona genuina: possiamo avere delle diverse opinioni politiche ma lo rispetto e lo stimo. Direi che in politica la qualità di essere una persona perbene è importante ma non è sufficiente”. E le leadership che per Di Maio hanno fallito? “Se Di Maio ha delle posizioni le chiarirà, perché lui era in cabina di regia, come ministro l’ho fatto partecipare. Chiarirà i suoi comportamenti, ma non a Conte, agli iscritti”.

Le accuse di promiscuità con Salvini e le rassicurazioni sul Pd: “Con Enrico ci siamo sentiti stamattina”

Poi Conte respinge le accuse di aver limonato troppo con Salvini: “Sui giornali ho letto una serie di fesserie. Nelle trattative per il Colle ci sono stati momenti in cui mi sono confrontato, come sempre accade, direttamente anche con Salvini. Ma anche Letta si è confrontato direttamente con Salvini. A un certo punto abbiamo avuto una struttura bilaterale di incontri”. La chiosa è sui rapporti con il Pd, cioè sulla tenuta di un governo che di certo Draghi rimetterà a bacchetta in tempi record. Conte ha capito l’antifona perché premier lo è stato ed ha rassicurato tutti a Rainews24: “I rapporti col Pd sono ottimi. Con Enrico Letta ci siamo sentiti anche stamattina, siccome abbiamo vissuto dal di dentro la trattativa non c’è stata ombra di opacità o ambiguità”.