La tensione tra Israele e Iran cresce ogni ora. L’Italia segue con attenzione, ma senza fretta. Dopo l’attacco degli Stati Uniti contro obiettivi iraniani, il governo ha subito convocato un vertice straordinario.
Guerra tra Israele e Iran si aggrava, l’Italia pronta a intervenire con strategie mirate
Non è solo una questione diplomatica, ma geopolitica, di sicurezza e di economia.
C’è un nodo che preoccupa più di tutti: lo Stretto di Hormuz. Qui passa gran parte del petrolio mondiale, e un suo blocco metterebbe in ginocchio l’approvvigionamento energetico italiano. Tajani, ministro degli Esteri, ha detto chiaro a Tgcom24: “Abbiamo già fatto le nostre valutazioni. Siamo pronti, anche se speriamo che la situazione non peggiori.” È una linea di prudenza, di cautela, ma anche di fermezza. “Non vogliamo l’escalation, ma se serve, siamo preparati.” Non è un rischio remoto: il ritiro dei nostri militari da Baghdad parla chiaro. La guerra Israele–Iran non è più solo un rischio lontano.
Usa, Israele e Iran: la risposta dell’Italia alle tensioni, ecco cosa sta facendo il governo
Intanto, a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni ha riunito i vertici della politica e della sicurezza. Tajani, Salvini, Crosetto, e altri hanno discusso a lungo. L’obiettivo è contenere gli effetti della crisi, proteggere i nostri cittadini in Medio Oriente dalla guerra e mantenere stabile l’economia, soprattutto quella energetica. Ma cosa ha deciso di fare l’Italia? Primo, il governo ha predisposto un piano per affrontare eventuali blocchi nelle forniture di gas e petrolio. Non si lascia nulla al caso. Secondo, la Farnesina è in costante contatto con gli italiani nelle zone a rischio, offrendo assistenza e monitoraggio continuo. Terzo, c’è la questione militare: Crosetto avverte che il conflitto potrebbe estendersi anche sul nostro territorio, coinvolgendo basi americane in Italia. Una minaccia da non sottovalutare.
Tajani, da Gubbio, ha intanto avviato un dialogo diretto con Israele e Iran. Telefonate ai ministri degli Esteri Gideon Sa’ar e Abbas Araghchi per provare a spegnere il fuoco prima che divampi. La proposta italiana è ambiziosa: Roma potrebbe ospitare la ripresa dei negoziati sul nucleare senza intermediari. “Gli iraniani devono tornare al tavolo,” dice Tajani. Un messaggio chiaro: per l’Italia l’unica via è la diplomazia, il dialogo, la pace. In gioco, non solo la stabilità del Medio Oriente, ma anche la sicurezza e il futuro dell’Italia.