La guerra in Ucraina continua a segnare il ritmo delle notizie internazionali, tra bombardamenti mirati alle infrastrutture energetiche e crescenti tensioni militari. In questo contesto, una telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente americano Donald Trump ha acceso i riflettori sulla possibilità di rafforzare la difesa di Kiev e di cercare nuove mediazioni diplomatiche.
Tra discussioni su missili a lungo raggio, strategie per proteggere la popolazione e parallelismi con il Medio Oriente, il colloquio ha rappresentato un momento chiave per esplorare possibili scenari di sostegno internazionale e di pace.
Telefonata tra Zelensky e Trump: difesa aerea e sostegno militare a Kiev
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto su Telegram che nel corso di una telefonata con Donald Trump si è parlato degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche e della necessità di rafforzare la difesa aerea di Kiev. Zelensky ha espresso gratitudine per la disponibilità americana a sostenere l’Ucraina, sottolineando che durante il colloquio sono state valutate diverse “buone opzioni, idee forti su come rafforzarci realmente”.
Tra i temi affrontati c’è stata anche la possibilità di ottenere missili a lungo raggio Tomahawk, che permetterebbero a Kiev di colpire più profondamente il territorio russo, come riportato da Axios.
La conversazione, durata circa 30 minuti, è avvenuta in un contesto di intensi bombardamenti che negli ultimi giorni hanno colpito duramente le infrastrutture energetiche ucraine, causando black-out e gravi disagi alla popolazione. Zelensky ha inoltre sottolineato che, affinché la diplomazia funzioni, “è necessaria la disponibilità dei russi a partecipare a una vera diplomazia. Grazie alla forza questo può essere garantito”.
Dal Medio Oriente all’Ucraina: la speranza di una pace negoziata nella telefonata tra Zelensky e Trump
Nel corso dello stesso colloquio, Zelensky ha auspicato che, come avvenuto per l’accordo in Medio Oriente, Trump possa mediare anche per porre fine alla guerra in Ucraina. Il presidente ucraino ha raccontato di aver espresso le sue congratulazioni al leader americano per il successo ottenuto nella regione mediorientale, definendolo “un grande risultato”, e ha aggiunto che se una guerra può essere fermata in una regione, allora altre conflittualità, compresa quella con la Russia, potrebbero avere una soluzione simile.
Intanto, la situazione sul terreno rimane critica: nelle ultime 24 ore, almeno quattro persone hanno perso la vita nei raid russi, tra cui potrebbero esserci due cittadini britannici, e due lavoratori del settore energetico sono stati uccisi nella regione di Chernihiv durante un attacco con droni.
Secondo l’aviazione militare ucraina, durante la notte sono stati lanciati 78 droni da parte di Mosca, dei quali 54 sono stati abbattuti o si sono schiantati, mentre più di 20 hanno colpito diverse località causando danni significativi.
I had a call with US President Donald Trump—a very positive and productive one. I congratulated @POTUS on his success and the Middle East deal he was able to secure, which is an outstanding achievement. If a war can be stopped in one region, then surely other wars can be stopped… pic.twitter.com/gDuEANq2e6
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) October 11, 2025