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La guerra in Ucraina e il nuovo piano di pace: cosa cambia nei 19 punti

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Ucraina e Stati Uniti avanzano su un nuovo piano di pace: prospettive per porre fine alla guerra attraverso il dialogo.

La guerra in Ucraina ha spinto Stati Uniti e Kiev a sviluppare un nuovo piano di pace. Il documento di 19 punti, frutto di colloqui intensi, punta a trovare un equilibrio tra le esigenze ucraine e la diplomazia internazionale, lasciando le questioni più delicate alla decisione dei presidenti dei due Paesi.

Guerra Ucraina, il nuovo piano di pace: dialogo costruttivo e revisioni

Come riportato al Financial Times, secondo il viceministro degli Esteri ucraino Sergiy Kyslytsya, Washington e Kiev avrebbero raggiunto un’intesa preliminare su un piano di pace ridotto a 19 punti. I dettagli più delicati, ha spiegato Kyslytsya al Financial Times, sono stati lasciati volutamente aperti, in attesa delle decisioni finali dei presidenti Donald Trump e Volodymyr Zelenskyy. Il percorso verso questo accordo è stato caratterizzato da colloqui intensi e talvolta tesi a Ginevra, ma il viceministro ha definito l’incontro “intenso” e “produttivo”.

La nuova bozza si discosta quasi completamente dal controverso documento iniziale di 28 punti, considerato troppo invasivo e in contrasto con le “linee rosse” ucraine: “Della versione originale sono rimaste pochissime cose“, ha sottolineato Kyslytsya.

Tra i temi più discussi figurano questioni territoriali e relazioni con NATO, Russia e Stati Uniti, che rimangono sospese e saranno decise direttamente dai leader dei due Paesi.

Guerra Ucraina, il nuovo piano di pace stravolge il precedente: quali sono i 19 punti

La delegazione ucraina, guidata dal capo di stato maggiore Andriy Yermak e dal segretario del Consiglio per la Sicurezza e la Difesa Nazionale Rustem Umerov, ha affrontato ore di negoziati complessi con gli Stati Uniti, rappresentati da figure chiave come Marco Rubio, Dan Driscoll, Steve Witkoff e Jared Kushner. Nonostante l’inizio “molto teso” dovuto anche a fughe di notizie, Kyslytsya ha ricordato che “le prime ore sono state appese per un pelo“, ma alla fine il dialogo ha permesso di trovare un terreno comune su molti punti.

Tra le revisioni principali, gli Stati Uniti avrebbero rinunciato alla proposta di ridurre l’esercito ucraino a 600.000 uomini e avrebbero riformulato la clausola di amnistia per i crimini di guerra, rispondendo meglio alle preoccupazioni delle vittime.

La bozza finale è ora in fase di revisione da parte delle presidenze di Washington e Kiev prima di essere presentata a Mosca. Kyslytsya ha comunque mantenuto un approccio prudente: “Non eravamo seduti nella sede centrale di Netflix a scrivere sceneggiature che sarebbero state candidate all’Oscar“, evidenziando come il vero successo risieda nel mantenimento di un dialogo concreto e produttivo tra le parti.