> > Il discorso di fine anno di Putin: "La correttezza morale è dalla nostra parte"

Il discorso di fine anno di Putin: "La correttezza morale è dalla nostra parte"

Vladimir Putin

Il messaggio alla nazione è stato registrato in una base militare della Kamchatka, dove era già Capodanno: "La correttezza morale è dalla nostra parte"

Il discorso di fine anno di Vladimir Putin sfociato nel Capodanno è stato un proclama di presunta giustezza di ciò che Mosca sta facendo a Kiev: “La correttezza morale è dalla nostra parte”. Il capo del Cremlino ha rispettato la tradizione che vuole come il discorso alla nazione inizi alle 23.55 e sfoci direttamente nel primo giorno del nuovo anno ed ha ribadito le ragioni della Russia nella guerra all’Ucraina.

L’accusa: “Sulla pace l’Occidente ha mentito”

Ha detto in un passo saliente Putin: “L’Occidente ha mentito sulla pace mentre si preparava all’aggressione e ora lo sta ammettendo apertamente, senza esitazione”. Poi l’accusa che fa il paio con le dichiarazioni poco beneauguranti verso Joe Biden: “E sta cinicamente usando l’Ucraina e il suo popolo per indebolire e dividere la Russia“. Il dato è che Vladimir Putin nel suo discorso di Capodanno alla nazione ha voluto sostenere una tesi forse nel momento in cui la saldezza della stessa nel popolo sta vacillando di più. Ha spiegato ancora il presidente della Federazione russa: “Non abbiamo mai permesso a nessuno di farlo e mai lo faremo”.

“La correttezza morale è dalla nostra parte”

E secondo quanto riportato dall’agenzia Tass ha detto: anche: “Il destino della Russia è prioritario e dipende solo dalla volontà dei russi”. Da quanto si apprende il messaggio è stato registrato in una base militare della Kamchatka, dove il Capodanno era già arrivato. La chiosa di Putin è quasi “hegeliana”: “La correttezza morale e storica è dalla nostra parte e il 2020 è stato un anno ricco di eventi veramente decisivi e importanti che pongono le basi (…) per la nostra vera indipendenza“. E poi: “Questo è ciò per cui combattiamo oggi, proteggere il nostro popolo nei nostri territori storici, nelle nuove entità costitutive della Russia”.