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Il piccolo Ismaele perde la madre in un naufragio ma lo curano i poliziotti

Ismaele è stato "adottato" dalla Polizia

Il plauso di Renato Schifani dopo aver saputo di Ismaele che perde la madre e che lo curano i poliziotti

Un barlume di speranza dopo l’ennesima tragedia in mare, con il piccolo Ismaele che perde la madre in un naufragio ma lo curano i poliziotti. I media riportano la toccante storia del neonato accudito dai suoi “zii” della Questura di Agrigento. Sua madre era a bordo di un barchino è affondato in zona Sar italiana. Il natante trasportava 46 persone, tra cui anche un neonato la cui madre risulta dispersa. Da quanto si apprende il neonato si chiama Ismaele e ha solo pochi mesi e nelle ore notturne a prendersi cura di lui sono stati i poliziotti in servizio all’hotspot.

Ismaele perde la madre, lo curano i poliziotti

La Polizia di Stato ne ha dato menzione sul suo account Twitter: “Ismaele è al sicuro nelle braccia dei suoi ‘zii’ poliziotti della questura di Agrigento. Si sono presi subito cura di lui e lo hanno coccolato in attesa che una famiglia possa presto donargli l’amore di cui ha bisogno“. Il piccolo è già stato visitato da un pediatra e sarebbe in discrete condizioni. Tre persone risultano ancora disperse e fra essere ci sarebbe la madre del neonato. Dai media si apprende che gli altri naufraghi, tra cui sette minori, sono stati salvati dai militari della Guardia costiera. Erano partiti da Sfax, in Tunisia e provengono da Guinea, Costa d’Avorio, Camerun e Gambia.

Pannolini, giochini e crema per le gengive

Dopo l’arrivo a Lampedusa i funzionari della questura di Agrigento che erano di turno hanno comprato per Ismaele latte, pannolini, un paio di giochini per neonati e una crema per le gengive, perché “il piccolo sta mettendo i dentini”, come spiega Fanpage. E il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, ha commentato: “Commuove la vicenda del bimbo che ha perso la mamma nel naufragio della scorsa notte nelle acque antistanti a Lampedusa”.

Il plauso di Renato Schifani

“Ringrazio vivamente gli agenti di polizia della Questura di Agrigento, con in testa il questore Emanuele Ricifari, in servizio all’hotspot dell’isola che hanno accudito e si sono presi cura per tutta la notte del piccolo orfano”. E in chiosa: “Il loro gesto carico di profonda umanità, nonostante la criticità del momento che vede nell’isola un susseguirsi di sbarchi, è oltremodo lodevole. La Sicilia è anche questo”.