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Il racconto del primario Brollo: "No vax malato rifiuta il ricovero, dice che il Covid non esiste"

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"Non si rende conto che potrebbe morire": il racconto del primario Brollo su un no-vax che in condizioni gravi ha rifiutato le cure

Il racconto del primario Lucio Brollo, che ha avuto a che fare con l’ennesimo negazionista positivo al Covid che ha rifiutato il ricovero, anche a costo della vita.

Il racconto del primario Brollo sul no-vax che ha rifiutato le cure

Non si rende conto che potrebbe morire, non accetta nessuna verità”: a parlare è il dottor Lucio Brollo, primario del reparto di Medicina e Cardiologia riabilitativa di Portoguaro, che racconta l’ennesima storia di pazienti negazionisti che, anche in situazioni critiche, rifiutano il ricovero. Arrivato in gravi condizioni, l’uomo ha firmato le dimissioni, rifiutando di sottoporsi alle cure: “Non c’è stato niente da fare, neppure di fronte al pericolo di morire e di infettare altre persone a lui vicine, si è convinto -racconta il primario-. Ha continuato a ripetere che il virus non esiste, non si rende conto che potrebbe morire, non accetta nessuna verità”. Per il medico, è un altro caso difficile da accettare. “Di fronte a queste scene pare proprio che tutto quello che abbiamo vissuto e sofferto non abbia insegnato nulla, non sia servito a niente -spiega-. Abbiamo visto soffrire e morire migliaia di persone e c’è ancora gente che nega l’esistenza del Covid-19, si rifiuta di comprendere la realtà. È inconcepibile”. Il primario spiega cosa pensano i no-vax che arrivano in ospedale: “I no vax sono convinti che nell’anti-Covid ci siano carbonio, mercurio, microchip. Gli anziani spesso rivelano di non essersi immunizzati perché i figli non hanno voluto, poi c’è chi ammette di non aver ricevuto chiarimenti e rassicurazioni convincenti da parte del proprio medico ma ciò che mi sconcerta è la confessione generale di aver visto la pandemia come qualcosa di lontano. Erano sicuri che, stando attenti, a loro non sarebbe capitato nulla, contavano sull’immunità procurata a tutti dal sacrificio di chi si vaccina. Questo 15% di non immunizzati non ha capito l’efficacia e l’innocuità dell’anti-Covid”.

Il primario Brollo sul vaccino: “Non c’è stata campagna di informazione adeguata”

Guardando alla situazione attuale, il primario Brollo ha confermato di essersi aspettato una ripresa dei contagi: “Quando sai che con la variante Delta, molto più cattiva del virus originario di Wuhan e anche della successiva variante inglese, è necessario immunizzare il 90% della popolazione e invece oltre il 15% rifiuta la protezione, è inevitabile -spiega al Corriere-. Ma non sono tutti no vax, c’è chi è ancora frenato dalla paura, anche perché in Italia non c’è stata una campagna informativa adeguata. Anzi, si è fatta molta confusione, soprattutto con il vaccino AstraZeneca, alimentando ulteriormente i dubbi degli esitanti”. 

Il primario Brollo sulle manifestazioni no-vax: “Vorrei venissero a vedere i malati che muoiono soffocati”

Sul caso di Trieste, e delle altre manifestazioni contro il green pass che proseguono da settimane, il commento del dottor Brollo è deciso: “Vorrei che, sempre senza mascherina, venissero a fare un giro in ospedale. A vedere i malati che soffrono, piangono, muoiono soffocati e consapevoli, con l’orribile sensazione di essere sott’acqua e dover cercare l’aria, l’ossigeno -commenta-. Non capire la strage che il Covid ha fatto e sta facendo, non ricordare la terribile sfilata di bare a Bergamo è un atteggiamento ingiustificabile e che mi dà fastidio -continua-. Quando vedo in televisione la protesta a Trieste, le contestazioni a Milano e nel resto d’Italia, Veneto compreso, cambio canale”. Per i no-vax, da parte del medico, non ci sono giustificazioni: “Non ce ne sono. L’anno scorso il vaccino non c’era, era difficile proteggersi, ma adesso adottare certi comportamenti significa essere… Incoscienti. Diciamo così. Come si fa a non capire che la storia potrebbe ripetersi?”.