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Il ritorno di Luigi Di Maio: Myrta Merlino ne svela il retroscena

Merlino Myrta

Myrta Merlino dà una lettura alquanto allarmante dell'incarico di inviato speciale dell'Unione europea nel Golfo Persico assegnato a Luigi Di Maio: cita in supporto le parole della Lega

Torna Luigi Di Maio. Tornano a parlare di lui. E lo fa anche Myrta Merlino nel suo editoriale su La7 L’aria che tira. Il leader del neonato partito Impegno Civico è stato nominato inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo Persico: del suo incarico la giornalista dà una lettura alquanto allarmante.

Warning in arrivo da Bruxelles?

«Una buona notizia, direte voi a casa, un riconoscimento importante per il nostro Paese. Invece no. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani spiega che Di Maio non era il candidato indicato dall’Italia e la Lega parla addirittura di scelta vergognosa» esordisce la Merlino in una riflessione in incipit alla puntata di oggi, lunedì 24 aprile 2023. Dall’attacco già bollente, le parole della conduttrice svelano subito dopo un retroscena inaspettato: «Al di là della polemica politica, forse il governo dovrebbe preoccuparsi di quello che sembra un warning in arrivo da Bruxelles».

Merlino squarcia il velo di Maya

In conclusione del suo discorso sul ritorno di Di Maio, Myrta Merlino fa il punto nudo e crudo sulla situazione attuale nel nostro Paese: «[…] Confermare Di Maio, nome indicato a suo tempo da Mario Draghi e simbolo di quella Italia, in piena sintonia con gli alleati europei, potrebbe essere il modo di Bruxelles per dire a Roma: ‘Signori miei, rimettetevi in riga perché noi andiamo avanti anche senza il vostro consenso’. Questo vale non solo per il Golfo Persico ma anche per i ritardi del Pnrr, per il Mes, per la gestione dei migranti, per la vicenda dei balneari. Bruxelles sembra insomma dire all’Italia: ‘È finita la pacchia’».