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Ilaria Salis, il ritorno in Italia: "Solo dopo la condanna"

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Ilaria Salis non può tornare in Italia: dall'Ungheria chiariscono che la 39enne potrà eventualmente lasciare il Paese dopo la sentenza

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sta lavorando negli ultimi giorni al caso Ilaria Salis. La 39enne italiana è detenuta a Budapest, in Ungheria, dove nei giorni scorsi è stata chiamata in aula di Tribunale (trascinata sul posto con mani e piedi legati dalle catene). La Salis è accusata di aver aggredito due persone.

Ilaria Salis e il ritorno in Italia: il caso

Il caso Ilaria Salis tiene banco e prende sempre più vigore mediatico, soprattutto dopo la pubblicazione della lettera che la donna aveva inviato al suo avvocato all’inizio di ottobre. La 39enne aveva denunciato al legale le tremende condizioni a cui era costretta nella prigione di Budapest, tra invasioni di cimici e biancheria non cambiata per settimane. In tanti si sono chiesti se sia possibile un rientro anticipato della nostra connazionale in Italia, ma l’Ungheria fa muro. La situazione appare simile a quella che coinvolgeva Patrick Zaki e l’Egitto: prima della sentenza la Salis non potrà abbandonare l’Ungheria.

Ilaria Salis e il ritorno in Italia: parla Tajani

A spiegarlo è stato lo stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani ai microfoni di ‘Open’: “Gli ungheresi vogliono andare a sentenza con lei detenuta lì”. Ma cosa potrebbe accadere, dunque a Ilaria? Questo dipende dall’esito della sentenza stessa: “Dopo la sentenza vedremo” – spiega ancora Tajani – “Se assolta torna ovviamente in Italia. Se condannata con i domiciliari per le intese fra i due paesi può scontarli anche in Italia. Altrimenti il governo ungherese potrebbe una volta condannata espellerla dal paese e a quel punto tornerebbe in Italia“.