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Incendio in casa a Cornaredo, è doloso? Ritrovate tracce di accelerante nella camera del figlio 55enne: l'inquietante ipotesi

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Tra le fiamme, oltre al figlio 55enne, sono morti anche i genitori, di 88 e 82 anni: ecco chi erano.

Due notti fa è divampato un incendio all’interno di un appartamento situato al primo piano di via Cairoli 5 a Cornaredo, nel Milanese: morta una coppia di anziani, di 82 e 88 anni, e il figlio di 55 anni. Nella stanza di quest’ultimo sono stati trovate tracce di accelerante. L’ipotesi è che sia sia trattato di un incendio doloso.

Incendio in casa a Cornaredo: chi sono le vittime

Sono morti in tre nell’incendio scoppiato due notti fa in un appartamento a Cornaredo, nel Milanese. Distrutta una famiglia, composta da due genitori anziani e dal figlio. Oltre 50 persone sono state fatte evacuare dal palazzo, 8 di loro sono state portate in ospedale per accertamenti. A perdere la vita Benito Laria, di anni 88, assieme alla moglie Carmela Greco, di anni 82, e al figlio 55enne Carlo. Era stato proprio l’88enne a dare l’allarme uscendo sul pianerottolo dell’appartamento. L’anziano, però, è rientrato in casa per cercare di salvare la moglie che camminava a fatica con un deambulatore, il figlio invece era già deceduto. Il corpo dell’88enne è stato ritrovato in cucina, con molta probabilità è morto per aver inalato i fumi della combustione. Drammatiche le parole di una vicina di casa, Nadia: è uscito e urlava che il figlio stava bruciando, poi ha chiesto di chiamare i soccorsi ed è rientrato tra le fiamme e il fumo.”

Incendio in casa a Cornaredo, trovato accelerante nella stanza del figlio: la preoccupante ipotesi

Nell’appartamento andato a fuoco a Cornaredo e messo sotto sequestro, i vigili del fuoco hanno trovato tracce di accelerante nella stanza del figlio, dove è scoppiato l’incendio. La sostanza non risulta compatibile con il contesto abitativo e il fatto che si trovasse proprio nella camera dove si è sviluppato il rogo fa pensare che possa essersi trattato di un gesto volontario da parte del 55enne. Le indagini, coordinate dalla Procura di Milano, proseguono. L’intera palazzina al momento è stata dichiarata inagibile in attesa delle perizie tecniche.