Lucrezia Ciotti L’inchiesta “Doppia Curva” torna al centro dell’attenzione con nuovi provvedimenti che hanno scosso il mondo del calcio e dello spettacolo. Tra le figure coinvolte, spicca la condanna dell’ex bodyguard di Fedez, Christian Rosiello.
Il ruolo di Christian Rosiello e le accuse
Secondo le indagini della Procura di Milano, Rosiello sarebbe stato scelto da Luca Lucci per ricoprire il ruolo di guardia del corpo di Fedez, sfruttando il “capitale di violenza” della curva rossonera per scopi personali e professionali.
Un episodio emblematico è il pestaggio del personal trainer Cristiano Iovino, avvenuto nell’aprile 2024, in cui Rosiello avrebbe partecipato attivamente.
Nel corso del processo, il Milan e la Lega Serie A si sono costituiti parte civile, chiedendo rispettivamente 458.000 e 200.000 euro di risarcimento danni. La condanna di Rosiello e degli altri imputati segna un passo importante nella lotta contro le infiltrazioni della criminalità organizzata nel tifo calcistico e nelle sue ramificazioni nel mondo dello spettacolo.
“Abbiamo ottenuto ciò che volevamo: due sentenze confermano l’esistenza di un’associazione per delinquere e il danno subito dal Milan a causa del tifo violento“, ha commentato l’avvocato Enrico De Castiglione, legale del club rossonero.
Entrambe le società al momento riceveranno una provvisionale di 40mila euro.
Sentenza Doppia Curva: condanne confermate
Il verdetto del Tribunale di Milano segue la richiesta del pubblico ministero Paolo Storari, che aveva accettato il cambio del rito processuale da ordinario ad abbreviato durante il procedimento. Francesco Lucci, fratello dell’ex capo ultras rossonero Luca Lucci, è stato condannato a 5 anni e 6 mesi di carcere. Christian Rosiello, ex bodyguard del rapper Fedez, estraneo ai fatti principali, ha ricevuto una pena di 4 anni e 20 giorni, mentre Riccardo Bonissi è stato condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione.