Chiara Nava Vincenzo Spera, presidente di Assomusica, è morto a causa di un tragico incidente. L’uomo è stato investito nella serata del 13 marzo da uno scooter in corso Magenta, a Genova, a pochi metri da casa sua.
Incidente a Genova: morto Vincenzo Spera, presidente di Assomusica
Questa mattina, 14 marzo 2023, si è appresa la notizia della morte di Vincenzo Spera, un uomo che ha vissuto di musica. Era manager, fondatore e direttore di Duemilagrandieventi e presidente di Assomusica, l’associazione che riunisce tutti i promoter d’Italia. L’uomo è stato investito nella serata del 13 marzo da uno scooter in corso Magenta, a Genova, a pochi metri da casa sua. Secondo quanto si apprende, l’uomo è stato portato in codice rosso al pronto soccorso dell’Ospedale San Martino, ma tutti i tentativi di rianimarlo purtroppo sono stati inutili. Vincenzo Spera era un grande appassionato di musica, ha scritto un’autobiografia dal titolo A un metro dal palco, insieme a Renato Tortarolo. La lista di artisti con cui ha lavorato è molto lunga, da Beppe Grillo a Fabrizio De André, parlando di Genova, sua città d’adozione, da Bob Dylan a Miles Davis per quanto riguarda gli artisti internazionali.
“Facciamo il mestiere più bello del mondo ma abbiamo un grandissimo problema: siamo tutti prime donne, non andiamo d’accordo tra noi. Se riuscissimo a trovare sempre la sintesi, il nostro settore sarebbe molto più forte, farebbe arrivare ancora più lontano la propria voce” diceva Vincenzo Spera, che aveva dedicato gli ultimi anni ad Assomusica. “Voglio che i promoter contino ancora di più, perché facciamo un lavoro che ha a che fare con le emozioni. È vero: non muoviamo i soldi dell’industria metalmeccanica. Ma magari il ceo di una grande industria metalmeccanica è innamorato degli U2 o dei Coldplay. Non credo invece che Bono e Chris Martin siano appassionati ai tondini di metallo. Il nostro lavoro riguarda tutti, perché ‘vendiamo’ emozioni” spiegava.
Vincenzo Spera: chi era
Vincenzo Spera era originario di Salvitelle, comune in provincia di Salerno, e ne era molto orgoglioso. “Le origini sono importanti. In quello che facciamo ci sono sempre le origini” dichiarava. A 22 anni si è trasferito a Genova e grazie ad incontri giusti la sua passione per la musica è cresciuta, fino a trasformarsi in un lavoro. Aveva gestito l’inaugurazione dell’aeroporto Cristoforo Colombo nel 1986 e la cerimonia delle Colombiane nel 1992. Era membro della Consulta dello Spettacolo del Mica e del consiglio di presidenza dell’Agis, e si è battuto contro il biglietto nominale ai concerti. Per seguire la sua passione, nei primi anni Ottanta, era andato in Ohio, a vedere un concerto dei Rolling Stones. “Li ho sempre preferiti ai Beatles” diceva in modo ironico, quando sapeva di avere di fronte un appassionato di questa band. “Per chi ama la musica, scegliere tra Beatles e Rolling Stones è come chiedere a un bambino di scegliere tra la mamma e il papà” dichiarava. Dopo la notizia della sua scomparsa sono stati condivisi sui social numerosi messaggi di cordoglio, che mostrano tutto il dolore per questa perdita e lo stupore per una tragedia inaspettata.
