È cominciata l’invasione di Gaza City, con l’ingresso dei carri armati di Israele nel cuore della città. Contemporaneamente, l’aviazione e i droni intensificano i raid dall’alto, aprendo la strada alle truppe di terra.
Invasione di Gaza City: reazioni politiche e pressioni internazionali
Mentre a Gaza proseguono i combattimenti, le famiglie degli ostaggi hanno organizzato una marcia verso la residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme per chiedere un intervento più incisivo per la liberazione dei propri cari.
Sul piano politico, il governo israeliano ha ribadito la volontà di colpire Hamas con determinazione, affermando che le operazioni in corso mirano a garantire la liberazione degli ostaggi e la distruzione delle infrastrutture del movimento.
“Non cederemo e non torneremo indietro, fino al completamento della missione”, sottolinea il ministro israeliano Katz.
Dagli Stati Uniti sono arrivate dichiarazioni di sostegno a Israele: il presidente Donald Trump ha ammonito Hamas a non utilizzare gli ostaggi come scudi umani, mentre il segretario di Stato Marco Rubio ha sottolineato che esiste una finestra temporale molto ristretta, di pochi giorni o settimane, per tentare di raggiungere un accordo di cessate il fuoco.
Invasione di Gaza City, tank israeliani in città: attacchi dall’alto con droni ed elicotteri
L’esercito israeliano ha intensificato l’offensiva terrestre e aerea contro Gaza City, con l’ingresso dei carri armati nelle aree centrali e una serie di raid che, secondo fonti palestinesi, hanno colpito diversi quartieri, tra cui Sheikh Radwan, Al-Karama, Tel Al-Hawa e la zona costiera.
Le operazioni sono state accompagnate dall’impiego di artiglieria, droni e elicotteri Apache, generando esplosioni udibili anche nel centro di Israele. L’Idf riferisce che oltre 350 mila palestinesi hanno già lasciato Gaza City, mentre altre migliaia sarebbero fuggite nella notte in seguito a intensi raid aerei.
Le autorità della Protezione Civile di Gaza hanno segnalato un numero crescente di vittime, feriti e dispersi, denunciando la distruzione di un complesso residenziale nei pressi di piazza al Shawa e definendo l’attacco un massacro. Secondo le fonti locali, in soli venti minuti sarebbero stati registrati 37 raid, provocando un esodo massiccio dalla parte nord-occidentale di Gaza City. Le immagini diffuse sui social mostrano il cielo dell’enclave illuminato da bagliori arancioni, mentre le detonazioni, particolarmente violente, risultano udibili persino nel centro di Israele.
❗️Funzionari israeliani hanno dichiarato che l’esercito israeliano ha lanciato la sua offensiva di terra per occupare Gaza City, che secondo il governo Netanyahu mira a sradicare Hamas.
L’aviazione israeliana ha condotto massicci attacchi aerei su Gaza City. Poco dopo, i carri… pic.twitter.com/CWLwOYY9w4
— Estero 24H 🌍 – Notizie dal Mondo 🗞️ (@estero24hnews) September 16, 2025