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Israele avrebbe bombardato la Siria, secondo il regime di Bashar al Assad

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Secondo fonti vicine al regime dell'ex presidente Bashar al Assad, Israele avrebbe bombardato la Siria. E non sarebbe la prima volta. Secondo fonti siriane vicine all’ex presidente Bashar al Assad, Israele avrebbe di recente bombardato la periferia di Damasco. L’episodio risalirebbe alla scorsa...

Secondo fonti vicine al regime dell’ex presidente Bashar al Assad, Israele avrebbe bombardato la Siria. E non sarebbe la prima volta.

Secondo fonti siriane vicine all’ex presidente Bashar al Assad, Israele avrebbe di recente bombardato la periferia di Damasco. L’episodio risalirebbe alla scorsa settimana (venerdì) e potrebbe non trattarsi di un caso isolato.

Le forze fedeli all’ex presidente siriano Bashar al Assad hanno accusato Israele di avere bombardato, nelle prime ore di venerdì scorso, l’aeroporto militare di Mezzeh, periferia di Damasco. Un attacco a base di missili lanciati dall’area del lago di Tiberiade, zona settentrionale di Israele.

Un altro attacco un mese fa

L’attacco della scorsa settimana risulterebbe, secondo le fonti siriane, una replica di quanto avvenuto circa un mese fa. Al momento non è chiaro se ci siano state vittime. Secondo la televisione di stato siriana sì, ma mancherebbero conferme da altre fonti. Di certo, ci sono stati danni di varia entità.

Lo Stato di Israele ha scelto di mantenersi a distanza dal conflitto siriano, in cui peraltro ha svolto e svolge un ruolo importante la formazione di Hezbollah, gli sciiti nemici di Israele protagonisti anche di un recente scontro bellico (nel 2006) e che in Siria sostengono Bashar al Assad.

Il coinvolgimento di Israele nella guerra in Siria

Un coinvolgimento nella guerra in Siria è sempre stato considerato controproducente vista la durata del conflitto e l’ubicazione geografica. Ad Israele si fanno tuttavia risalire diversi attacchi compiuti in territorio siriano a partire dal 2011, in tutti i casi proprio contro postazioni di Hezbollah.

Un mese fa, il governo siriano aveva minacciato delle “conseguenze” per il bombardamento dell’aeroporto militare di Mezzeh. Al tempo non successe nulla, ma resta da capire se la conclusione potrà essere la stessa anche dopo questo secondo attacco.

Proprio nel momento in cui, con la presa di Aleppo, le truppe governative di Bashar al Assad, sembrano sul punto di prevalere (con conseguente conclusione del sanguinoso conflitto siriano, seppure con modalità criticate in modo aspro da diversi analisti), un eventuale coinvolgimento di Israele potrebbe rilanciare la guerra con l’introduzione di un protagonista chiave delle vicende medio orientali.