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Israele-Hamas, i motivi della fine della tregua: mancato rilascio degli ostaggi e lancio di razzi

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Israele lancia accuse ad Hamas e spiega i motivi della fine della tregua: i terroristi non avrebbero rilasciato tutti gli ostaggi previsti

A quasi una settimana dall’inizio della tregua tra Israele e Hamas, raggiunta con molto sforzo diplomatico anche di forze intermediarie come il Qatar, i combattimenti nella Striscia di Gaza sono ufficialmente ripresi. La fine della tregua, secondo quanto riferiscono fonti israeliane, sarebbe dovuta a più violazioni da parte dei terroristi di Hamas.

Israele-Hamas: i motivi dietro la fine della tregua

Hamas ha violato la pausa operativa e, inoltre, ha sparato verso il territorio israeliano. L’Idf ha ripreso i combattimenti contro i terroristi di Hamas

nella Striscia di Gaza – con queste semplici parole, l’Idf annunciava questa mattina la fine della tregua tra lo Stato ebraico e i terroristi di Hamas, giustificando così la ripresa dei raid nel territorio della Striscia di Gaza. Qualche ora dopo, emergono nuovi dettagli: cosa ha davvero fatto Hamas per porre fine alla tregua?

Israele-Hamas: il comunicato del Primo Ministro

A spiegarlo è direttamente un comunicato rilasciato dall’ufficio del Primo Ministro israeliano: Hamas ha violato il quadro di riferimento dell’accordo, non ha rispettato l’obbligo di rilasciare tutte le donne in ostaggio e ha sparato razzi contro Israele – si legge. A questo punto, spiegano da Israele, Tel Aviv ha ripreso i propri obiettivi di guerra: “Il governo di Israele e’ impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra: liberare gli ostaggi, eliminare Hamas e garantire che Gaza non possa mai essere una minaccia per la sicurezza degli israeliani“.