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Italia, mai una donna premier in 72 anni

Giorgia Meloni

Il governo cerca un premier: tra i nomi ci sono anche alcune donne, una novità per l'Italia. Conosciamo le candidate e i paesi che ci hanno preceduto.

A oltre due mesi dalle elezioni del 4 marzo, non c’è ancora certezza su chi siederà sulla poltrona di premier a Palazzo Chigi. Ma tra difficili tentativi di alleanza tra i partiti e la possibilità di un governo neutrale, è spuntata l’ipotesi di poter affidare il nuovo governo a una donna, da scegliere tra quattro candidate. Sarebbe una prima volta storica per l’Italia, visto che in 72 anni di Repubblica sono stati unicamente gli uomini ad occupare la carica da premier.

Mai una donna premier

Movimento 5 Stelle e Lega hanno rifiutato la proposta del Capo dello Stato Mattarella di formare un governo neutrale fino a dicembre per dare tempo a Luigi Di Maio e Matteo Salvini, leader dei due partiti che hanno ottenuto più voti alle ultime elezioni, di trovare un accordo per governare. Di fronte al no di questi ultimi, lo scenario politico italiano si fa più incerto, e tra le ipotesi valutate da oltre 60 giorni per trovare una soluzione si è fatta largo l’idea di affidare la poltrona di premier a una donna, per quella che sarebbe una novità assoluta per la Repubblica italiana. Dal 1946 a oggi, infatti, si sono succeduti 28 presidenti del consiglio, tutti di sesso maschile.

Premier donna, le candidate

Tra i nomi fatti per la poltrona di Premier, spuntano quattro candidature femminili. Marta Cartabia, classe 1963, è la più giovane di questa ristretta rosa. Originaria della provincia milanese, precisamente San Giorgio su Legnano, è stata nominata vicepresidente della Corte costituzionale nel novembre 2014. Fabiola Gianotti è invece una fisica nata nel 1960 ed è attualmente direttrice del Cern di Ginevra. Importanti riconoscimenti le sono arrivati dalle riviste e Time e Forbes, che l’hanno nominata rispettivamente persona nell’anno nel 2012 e inserita tra le 100 donne più potenti al mondo nel 2016. Si è poi fatto il nome di Lucrezia Reichlin (1954), docente a Bruxelles e dal 2008 alla London Business School, e prima donna a ricoprire la carica di direttore generale alle ricerche della Banca Centrale Europea. È figlia dell’ex politico Alfredo Reichlin e di Luciana Castellini, fondatrice de Il Manifesto. L’ultima delle quattro possibile candidate è infine Anna Maria Tarantola, classe 1945, ex dirigente della Banca d’Italia e presidente della Rai dal 2012 al 2015.

Donne premier all’estero

Sebbene non sia mai accaduto in Italia, sono diversi i casi all’estero di donne che hanno ricoperto la carica di capo del governo. La prima in assoluto fu Sirimavo Bandaranaike, che dal 1960 ricoprì la carica di primo ministro dello Sri Lanka in tre diversi periodi: dal 1960 al 1965, 1970-1977 e dal 1994 fino al 2000, anno anche della sua morte. Dopo la pioniera cingalese, negli ultimi anni l’Europa ha giocato un ruolo chiave nello sdoganare definitivamente questa novità, sia con l’elezione di Theresa May (seconda premier britannica dopo Margaret Thatcher) che con il contributo del Nord Europa, con Finlandia e Norvegia che spiccano per la durata dei mandati affidati a donne (12 e 13 anni). Il caso dell’Islanda, poi, è quello che forse più richiama la situazione del nostro Paese: nel 2008, Jóhanna Sigurdardóttir fu nominata premier in un difficilissimo momento economico per lo stato islandese, a cui seppe porre rimedio attraverso un mandato di 4 anni in cui fu affiancata da altre donne in diverse cariche.