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La Fed alza i tassi d'interesse: cosa significa

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La Federal Reserve ha alzato i tassi d’interesse dello 0,5%. Scopriamo insieme cosa significa e quali conseguenze può comportare.

La Federal Reserve ha alzato i tassi d’interesse dello 0,5%. Scopriamo insieme cosa significa e quali conseguenze può comportare questa decisione.

La Fed alza i tassi d’interesse: cosa significa

Quando una banca centrale aumenta i tassi, chiedere un prestito diventa più oneroso. Il motivo riguarda trovare un modo perché l’inflazione rallenti la sua corsa, in quanto negli ultimi mesi l’aumento dei prezzi ha raggiunto livelli massimi, mettendo a rischio il potere di acquisto delle famiglie. La mossa della Fed era molto attesa, ma gli Stati Uniti rimangono la prima economia al mondo. La Federal Reserve ha alzato i tassi d’interesse dello 0,5%, portando il costo del denaro tra lo 0,75% e l’1%. Il range precedente oscillava tra lo 0,25% e lo 0,5%. La banca centrale Usa ha dato il via al quantitative tightening, o riduzione del bilancio, ovvero la progressiva riduzione di liquidità nel mercato all’interno del programma del tapering, l’avvio del rallenamento, del quantitative leasing, strumento di politica monetaria che, tramite l’acquisto di asset sul mercato, stimola la crescita economica e sostiene l’inflazione. Si tratta di una decisione storica, che non accadeva dal 2000. Cosa vuol dire alzare i tassi d’interesse? Vuol dire che la banca centrale americana ha deciso di aumentare il costo del denaro e chiedere un prestito o un mutuo costerà di più. Fino al 2021 i tassi erano vicini allo zero. L’obiettivo per la fine dell’anno? Portare i tassi, salvo imprevisti legati alla stretta attualità, tra il 3% e il 3,5%.

La Fed alza i tassi d’interesse: il ruolo dell’inflazione, il compito delle banche e i titoli di Stato

Il motivo riguarda l’inflazione. “L’inflazione è eccessivamente alta. Dobbiamo combatterla, a ogni costo” ha dichiarato il governatore della banca centrale americana. Negli Stati Uniti l’indice ha raggiunto l’8,5%. Il compito delle banche centrali è controllare l’oscillazione dei prezzi. Lo scopo dei governatori è fare in modo che la crescita sia stabilmente intorno al 2%. Questo è il target stabilito dalla Bce e dalla Fed, le banche centrali più importanti. In America il valore si è più che triplicato e il rischio è troppo alto. L’unico modo per frenare il rialzo dei prezzi, secondo la Fed, è aumentare il costo del denaro. Una mossa che dovrebbe spingere grandi e piccoli investitori verso una minore predisposizione al rischio. C’è anche un altro aspetto da tenere in considerazione, ovvero quello legato al rendimento dei titoli di Stato. Sono aumentati con l’avanzare dell’inflazione. Più vengono comprati, più il rendimento scende. Al contrario, più sono venduti, più esso aumenta.

I titoli di Stato sono molto importanti. Si tratta di obbligazioni emesse periodicamente dal Ministero dell’Economia per coprire il debito pubblico del Paese. Una forma di prestito allo Stato. I soldi vengono poi spesi per realizzare progetti legati all’istruzione, alla sanità o alle infrastrutture. Se il mercato vende grandi quantità di titoli di stato, il loro rendimento aumenta e lo Stato dovrà pagare di più al momento della restituzione del prestito.